Intervistato da Alan Friedman, il grande fotografo brasiliano Sebastião Salgado lancia un appello mondiale a difesa delle comunità indigene che abitano l’Amazzonia. Oltre a denunciare l’atteggiamento eversivo del presidente Bolsonaro, il fotografo riflette su come l’emergenza Coronavirus ci stia cambiando nel profondo: “Questa è una occasione formidabile per porci la domanda su cosa è essenziale per la nostra vita”.
Le fotografie di Sebastião Salgado, un canto d’amore al pianeta Terra
Con le sue fotografie, Salgado ci trasmette un messaggio potente e anche straordinariamente attuale: “È necessario un ritorno alla Terra”
Come cambierà il mondo dopo il Coronavirus
“È terribile quel che succede con il Coronavirus – dice Sebastião Salgado -.Un gran numero di persone sta soffrendo. Ma quello che accade ci può anche aiutare a capire che cosa sia importante e che cosa meno. Perché ci porta distinguere ciò che è veramente essenziale. Le comunità in questo momento non stanno producendo, le industrie sono ferme. Ma ci stiamo anche accorgendo che la maggioranza delle cose che produciamo non serve a nulla. La società è ancora lì: l’essenziale c’è ancora. Questa è una occasione formidabile per porci la domanda su cosa sia davvero essenziale per la nostra vita. Ci sono tante cose importanti, tanti valori che abbiamo perduto e che ora possiamo recuperare. Io nutro la speranza che l’uomo possa adesso porsi delle domande sui comportamenti che teneva prima del Coronavirus. Provando a scoprire cosa è veramente essenziale: come proteggere il Pianeta e le comunità indigene. Questo è per me il punto più importante da ora in avanti”.
Amazzonia a rischio genocidio
Il grande fotografo denuncia il conflitto aperto in Brasile dall’atteggiamento eversivo del presidente Bolsonaro, che incita la gente a violare la quarantena mentre governatori e sindaci fanno i miracoli per contenere l’epidemia. Salgado però è soprattutto preoccupato per il destino delle popolazioni indigene dell’Amazzonia. Per questo motivo, Salgado si appella a tutte le comunità del mondo per sconfiggere le minacce rappresentate dal governo di Bolsonaro. “Tutto il pianeta ha la responsabilità di proteggere le comunità indigene che abitano la foresta amazzonica”.