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Robert Capa, la foto simbolo della sofferenza della guerra

Ancora oggi Robert Capa rimane il fotografo di guerra più famoso al mondo: i suoi scatti sono diventati icone, capaci di comunicare il dolore universale

Robert Capa è il fotografo che meglio ha rappresentato la guerra, diventando un vero e proprio simbolo. È infatti considerato come il padre del fotogiornalismo. Di origine ungherese, decise di partire giovanissimo per la penisola iberica e fotografare la Guerra Civile Spagnola.

Partì in compagnia della sua compagna e fotografa Gerda Taro, con la macchina fotografica al collo. Insieme scattarono foto mostrando i conflitti dal punto di vista degli anarco-sindacalisti contro il fascismo, muovendosi da Barcellona, ad Aragona, a Huesca e a Cordoba.

Tra le fotografie più belle, diventate un’icona universale della guerra è “Morte del miliziano lealista”.  La sua passione e la sua vita, l’amore per la fotografia, lo portarono a morire il 25 maggio del 1954 durante la Prima Guerra d’Indocina, al seguito di una squadra di truppe francesi. Sulla via del ritorno scattò le ultime immagini prima dell’incidente che gli costò la vita.

Robert Capa fotografa la morte

Morte di un miliziano lealista” fu scattata durante la Guerra civile spagnola negli anni Trenta a ridosso della Seconda Guerra Mondiale. Ai tempi i miliziani combattevano contro il fascismo di Franco: Capa e la sua compagna decisero di immortalare l’orrore, la violenza e la morte della guerra.

Nella foto in questione appare un soldato del fronte lealista nell’istante in cui viene raggiunto da una pallottola nemica e sta per cadere per terra. È l’istante della morte catturato per sempre, destinato a diventare l’icona della morte durante la guerra. L’uomo è solo, e d’altronde si muore soli, mentre alle sue spalle si staglia il paesaggio naturale spagnolo, che fa risaltare la figura dell’uomo. 

Il valore universale 

La foto è statica: non c’è azione, non ci sono combattimenti. L’uomo è solo, immobile mentre cade al suolo. Non si capisce quale sia la divisa dell’uomo, né tanto meno dove precisamente sia stata scattata la foto. Al posto di quell’uomo potrebbe esserci chiunque: è questo quello che vuole significare questa fotografia di Robert Capa. La sofferenza in guerra non fa differenza tra gli uomini. Un fascista soffre nello stesso modo di un comunista. 

 

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