Come riscoprire il mito di Sophia Loren: la mostra fotografica a Chiasso

9 Novembre 2025

La mostra ripercorre le immagini più suggestive che colgono l’attrice napoletana in momenti peculiari della sua vita, durante le riprese dei suoi celebri film o in contesti più personali, immortalata da alcuni fra i più grandi fotografi dell’epoca

Come riscoprire il mito di Sophia Loren la mostra fotografica a Chiasso

Una mostra per scoprire e ammirare da vicino il fascino senza tempo di un’icona del cinema italiano. Il Museo m.a.x. di Chiasso fino all’8 marzo 2026 ospita la mostra “Sophia Loren: il mito della bellezza disegnato con la luce”, a cura di Francesco Casetti, Angela Madesani e Nicoletta Ossanna Cavadini. Il museo civico della città svizzera che presenta esposizioni ed eventi sulla grafica contemporanea e storica, sulla comunicazione visiva, il design e la fotografia e si ricollega al tema guida del Centro Culturale Chiasso per l’attuale stagione espositiva, la pulchritudo, ovvero la bellezza.

Sophia Loren, icona della bellezza italiana

E come non ricollegare la bellezza alla diva per eccellenza del cinema italiano Sophia Loren? Ecco che la mostra ripercorre, attraverso il “disegnare con la luce”, le immagini più suggestive che colgono l’attrice napoletana in momenti peculiari della sua vita, durante le riprese dei suoi celebri film o in contesti più personali, immortalata da alcuni fra i più grandi fotografi dell’epoca: Richard Avedon (1923-2004), David Seymour (1911-1956), Elliott Erwitt (1928-2023), Alfred Eisenstaedt (1898- 1995), Tazio Secchiaroli (1925-1998), Pierluigi Praturlon (1924-1999), Gianni Berengo Gardin (1930-2025), Ugo Mulas (1928-1973).

In esposizione ci sono circa duecento immagini, perlopiù vintage, secondo un criterio tematico-cronologico che comprendono sessant’anni di vita di Sophia Loren e sanno ricreare nel visitatore le emozioni che la grande diva ha saputo suscitare sia con il successo dei film (oltre un centinaio realizzati) sia nella vita . Ma soprattutto attraverso la bellezza o pulchritudo che non è solo apparenza fisica, ma è anche espressione dell’anima visibile attraverso gesti, espressioni vocali, sguardi, portamento ed emozioni. E’ questo il tema guida del Centro Culturale Chiasso per la stagione espositiva 2025-2026, che viene esplorato nella sua più ampia accezione, come espressione dell’armonia tra corpo e spirito, fra bellezza fisica e bellezza interiore, rivelandosi attraverso tutte le modalità espressive e suscitando emozioni.

Nelle innumerevoli fotografie che immortalano Sophia Loren il tema della pulchritudo percorre tutte le immagini esposte: dalle prime riprese per la Ciociara (1960) fino agli scatti per la sceneggiatura del film La vita davanti a sé (2020).

Saper gestire la propria immagine: il fil rouge della mostra

Ma l’esposizione presenta un filo conduttore inedito: aldilà della visione estetica e concettuale della stessa Sophia Loren, la diva si è sempre dimostrata in grado di curare il proprio ruolo di unica e assoluta padrona della propria immagine. Con il successo giunto velocemente in età giovanile, l’attrice intuisce da subito di curare l’importanza gestire la sua figura professionale e successivamente pubblica. Fondamentale risulta la lunga collaborazione con Tazio Secchiaroli, per due decenni il suo fotografo personale: sarà cioè il suo “biografo visivo”, una figura imprescindibile nella carriera e nella vita di Sophia Loren.

La scelta curatoriale dell’esposizione si focalizza propriamente sulle immagini vintage realizzate da Tazio Secchiaroli con un nucleo importante di 72 fotografie vintage. Attraverso gli scatti, vintage o reprint, l’esposizione fornisce un’immersione alla scoperta delle varie vite della sua protagonista: l’attrice, certamente, ma anche la donna forte e la madre premurosa, mai in antitesi.

La mostra si articola in sette particolari sezioni: partendo dalla “Napoli delle origini” – l’ambiente dove Sofia Lazzaro Scicolone nasce e conosce le prime asperità della vita – passando poi al cinema con le fotografie per “Sceneggiature”, quindi all’ ”Eleganza”, al suo particolare rapporto con l’ “Arte”, cui seguono le parti dedicate agli “Incontri pubblici”, per terminare poi con momenti più intimi rivolti alla “Famiglia” e all’identificazione quale “Icona di bellezza”.

In mostra viene inoltre evidenziato il particolare rapporto che Sophia Loren ebbe con Salvatore Ferragamo e successivamente Giorgio Armani, documentato attraverso scatti fotografici e oggetti di design. All’esposizione è abbinato un catalogo in italiano e inglese, con un ricco apparato iconografico che riporta tutte le immagini delle opere in mostra e con testi critici di studiosi di caratura internazionale. Un ricco calendario di eventi (conferenze, visite guidate, laboratori didattici, proiezioni di film, incontri- dibattiti – vedi oltre in questo comunicato stampa) arricchisce infine l’esposizione.

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Photocredits: Chiara Samugheo Sophia Loren 1964 Diapositiva a colori / pellicola a rullo 6×6 cm Reprint 30 x 30 cm Fondo Chiara Samugheo ©credito Fondazione 3M, Milano

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