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Un muro di libri per proteggersi dai bombardamenti, la foto simbolo della resistenza ucraina

Un muro di libri per proteggersi dai bombardamenti. La foto pubblicata dalla giornalista Katerina Sergatskova è senza dubbio uno degli scatti simbolo della resistenza ucraina all’invasione russa.

Un muro di libri per difendere dalla guerra…e dall’ignoranza di chi commette crimini di guerra. Lo scorso 3 marzo, in occasione della giornata mondiale del libro, è iniziata a circolare sui social un’immagine della resistenza ucraina diffusa dalla giornalista ucraina Katerina Sergatskova. La foto che ritrae la vista dalla strada dell’abitazione di Lev Shevchenko, architetto urbanista di Kiev.

Una foto che va ben oltre il suo senso fisico e materiale, che sembra simbolicamente comunicare come la cultura protegga, come la lettura sia capace di difendere dall’ignoranza che porta l’uomo a commettere crimini e cattive azioni verso i suoi simili. Il libraio e scrittore Carlo Picca, che vive a stretto contatto con i libri per lavoro e per passione, ha commentato questa fotografia simbolo della resistenza ucraina contro l’invasione russa.

 

Il muro di libri

In questi giorni di Guerra a Kiev abbiamo visto fotografie e video di comuni cittadini proteggere le proprie mura domestiche riempiendo sacchi di sabbia o utilizzare cartoni per rafforzare le porte e proteggere le finestre se i proiettili dovessero esplodere nelle vicinanze. Tra le tante immagini e fotogrammi che ci accompagnano in queste tristi giornate, ne è arrivata una capace di restare impressa nella mente, che scuote dentro. La finestra con decine e decine di volumi perfettamente sistemati ed impilati. La lettura messa di petto, a scudo, come simbolica difesa dalla furia della guerra. A proteggere dai bombardamenti ci sono i libri.

 

Fotografia simbolo della resistenza

Questo è senza dubbio uno degli scatti simbolo della resistenza ucraina all’invasione russa, quello pubblicato dalla giornalista Katerina Sergatskova, che ritrae l’esterno della casa di Kiev dell’architetto urbanista Lev Shevchenko. Da brividi, per la forza che evoca pur nella sua apparente semplicità.

Perché quei libri non potranno granché difendere dalle armi ma testimoniano che ogni forma di tirannia non può arrestare l’evoluzione umana, la crescita degli individui, le loro opinioni e soprattutto la libertà di azione e di pensiero.

Carlo Picca

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