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La mostra fotografica di McCurry a Forlì: oltre 50mila visitatori

Boom per il fotografo americano pluripremiato. Al centro dell'esposizione la donna e la guerra. Tra le opere presentate il ritratto più famoso: quello di Sharbat Gula

MILANO. Forlì invasa dai fan di McCurry. La mostra di Steve McCurry al San Domenico ha conquistato davvero tutti. In appena tre mesi sono già stati superati i 50mila visitatori, che per una rassegna fotografica sono un risultato notevole. In ogni suo scatto è racchiuso un complesso universo di esperienze e di emozioni e molte delle sue immagini sono diventate delle vere e proprie icone, conosciute in tutto il mondo. Steve McCurry è uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea ed è un punto di riferimento per un larghissimo pubblico, soprattutto di giovani, che nelle sue fotografie riconoscono un modo di guardare il nostro tempo e, in un certo senso, “si riconoscono”.

LA MOSTRA –  Il 26 settembre a Forlì ha inaugurato “Steve McCurry. Icons and Women”, la nuova rassegna dedicata a uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea e allestita nella prestigiosa cornice dei Musei di San Domenico. Al centro dell’esposizione la donna. Tra le opere in mostra il ritratto più famoso: quello di Sharbat Gula, icona assoluta della fotografia mondiale e simbolo della speranza di una pace che sembra impossibile in una parte del mondo agitata da guerre ed esodi di massa. La foto della ragazza afgana nel campo profughi di Peshawar in effetti ha fatto la storia della fotografia.

DONNE E GUERRA – La mostra si apre con una galleria di ritratti e di altre foto in cui la presenza umana, pur essendo solo evocata, è sempre protagonista.  L’evento comprende inoltre una sezione dedicata alla guerra, alla violenza e alle atrocità di cui, purtroppo, l’umanità sa rendersi protagonista e che McCurry ha documentato con il suo obiettivo di reporter, allestita in una sorta di vertigine che il visitatore dovrà attraversare per raggiungere un ulteriore ambiente, dove vincerà la poesia, l’accoglienza, la pace e dove le donne saranno ancora protagoniste.

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