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La fotografia di René Burri cattura la creatività artistica nella mostra ”Jean Tinguely”

Dal 6 marzo al 5 maggio 2013 la Fondazione Merz di Torino presenta la mostra di René Burri ''Jean Tinguely'', realizzata in collaborazione con Magnum Photos e curata da Lorenza Bravetta e Maria Centonze...
Alla Fondazione Merz di Torino, una mostra fotografica di René Burri esprime il legame tra arte e fotografia

MILANO – Dal 6 marzo al 5 maggio 2013 la Fondazione Merz di Torino presenta la mostra di René Burri “Jean Tinguely”, realizzata in collaborazione con Magnum Photos e curata da Lorenza Bravetta e Maria Centonze. Prosegue la collaborazione tra la Fondazione Merz e l’agenzia fotografica Magnum Photos, iniziata nel 2012 con la mostra del grande fotografo Josef Koudelka, con l’intento di favorire una sempre maggiore integrazione tra due espressioni visive quali arte e fotografia, per arricchire la lettura di fenomeni artistici e linguaggi visivi.

L’ESPOSIZIONE
– La mostra si sofferma proprio su questa vicinanza tra “artista” e “fotografo”: René Burri cattura infatti l’essenza e la spontaneità dello scultore svizzero Jean Tinguely attraverso una serie di scatti realizzati tra il 1967 e il 1991. L’esposizione, “Jean Tinguely”, allestita nell’ampia sala al piano terra, raccoglie 122 scatti in bianco e nero e a colori realizzate dal fotografo svizzero all’artista nell’arco di un ventennio. Burri osserva l’amico al lavoro nel suo studio, durante la realizzazione della scultura monumentale “Le Cyclop” vicino a Parigi, durante l’allestimento dei suoi lavori all’Esposizione Internazionale di Montreal, a Basilea e a Venezia. La serie fotografica si spinge oltre i confini dell’immagine ufficiale per catturare, con la disponibilità e complicità del soggetto fotografico, l’essenza, la personalità e la creatività dell’artista.

IL FOTOGRAFO – René Burri, fotografo svizzero nato nel 1933, studia alla scuola di arti applicate di Zurigo. Tra il 1953 e il 1955 lavora come regista e realizza i suoi primi documentari; in questo periodo, durante il servizio militare, inizia a usare una macchina fotografica Leica. Grazie a un servizio fotografico sull’educazione musicale di bambini sordomuti, nel 1956 viene assunto come corrispondente dalla celebre agenzia fotografica Magnum. Il lavoro incontra grandi consensi e viene pubblicato sulla prestigiosa rivista “Life” e su altre importanti riviste europee. Tra il 1956 e il 1958 viaggia come corrispondente di Magnum tra Europa e Medio Oriente e America Latina, dove realizza per la rivista “Du” il reportage su El Gaucho. Sempre per questa rivista svizzera fotografa artisti come Giacometti, Picasso e Le Corbusier. Nel 1959 diventa membro di Magnum e comincia a lavorare per il suo progetto editoriale Die Deutschen a cura di Robert Delpire. Nel 1963 realizza il celebre ritratto del rivoluzionario cubano Ernesto Che Guevara mentre fuma il sigaro.Nel 1965 trascorre cinque mesi in Cina dove realizza, per la neonata Magnum Films, il documentario “The Two Faces of China” prodotto in co-produzione con la BBC. Nel 1982 viene eletto Presidente di Magnum Francia e nello stesso anno inaugura la Magnum Gallery a Parigi. Nel 1998 Burri riceve il premio Dr. Erich Salomon della Società tedesca di fotografia – DGPh. Nel 2004 alla Maison Européenne de la Photografie di Parigi viene allestita una grande retrospettiva. Da allora la mostra è stata presentata a Berlino e a Losanna nel 2004, a Milano e a Zurigo nel 2005, a Manchester nel 2006. Da giugno 2007 la mostra è in tournée in più paesi dell’America Latina: Cuba, Messico, Argentina, Venezuela, Colombia. Renè Burri vive e lavora tra Zurigo e Parigi.

6 marzo 2013

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