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“Eyes on Tomorrow”, i nuovi imperdibili appuntamenti della mostra diffusa

“Eyes on Tomorrow” è un’interessante e innovativa mostra fotografica diffusa su più città. Scopriamo insieme i prossimi appuntamenti da non perdere!

“Eyes On Tomorrow. Giovane Fotografia Italiana nel Mondo” è un’idea giovane, fresca e rivoluzionaria, un format espositivo diffuso che coinvolge diversi paesi nel mondo, realizzato grazie alla collaborazione fra il Ministero degli Affari Esteri, la Cooperazione Internazionale e il Comune di Reggio Emilia con l’obiettivo di restituire l’eterogeneità e la varietà delle esperienze artistiche italiane nel campo della fotografia.

Andiamo alla scoperta dell’esposizione, dei suoi contenuti e dei prossimi imperdibili appuntamenti di “Eyes on Tomorrow. Giovane Fotografia Italiana nel Mondo”.

Eyes On Tomorrow. Giovane Fotografia Italiana nel Mondo

Addis Abeba, Algeri, Barcellona, Città del Messico, La Valletta, Maputo, Monaco di Baviera, Montevideo, Nuova Delhi e Oslo sono le dieci fortunate città coinvolte nell’innovativo progetto “Eyes on Tomorrow. Giovane Fotografia Italiana nel Mondo”, che si propone di riflettere su come la macchina fotografica possa diventare un importante filtro per leggere e raccontare il presente ed immaginare il futuro.

La mostra diffusa presenta trentanove giovani talenti della fotografia emergente impegnati a declinare quattordici filoni tematici: Eredità, Identità, Potere, Radici, Storie, Nomadismo, Segreti, Giovinezza, Sogni, Illuminazioni, Orizzonti, Quotidianità, Corrispondenze, Prospettive. Ciascun filone tematico è rappresentato da alcuni degli artisti selezionati dai curatori, Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, nel corso delle diverse edizioni di Giovane Fotografia Italiana, l’open call che si rivolge a giovani talenti under 35 nati o residenti in Italia, promossa e organizzata dal Comune di Reggio Emilia.

Il format espositivo, che appare sin da subito fresco e originale, si avvale dell’utilizzo di strutture modulari e tridimensionali in legno – personalizzate ad hoc da ciascun artista – e offre allo spettatore un’esperienza immersiva e itinerante, in quanto le strutture sono collocate in luoghi e contesti fra i più disparati – dagli spazi espositivi degli Istituti, alle piazze, ai giardini e ai parchi –.

Gli appuntamenti inaugurati nel mese di maggio

Dopo le inaugurazioni ad Addis Abeba, Barcellona, Città del Messico, La Valletta, Montevideo e Nuova Delhi, la grande mostra diffusa sta proseguendo spostandosi a Oslo.

Qui, l’11 maggio, è stata inaugurata la mostra di “Eyes on Tomorrow” che vede protagonisti i progetti di Fabrizio Albertini, Luca Marianaccio e Jacopo Valentini, che declinano le loro opere riflettendo su molteplici questioni, fra cui “Come definire uno spazio?” “Come descrivere un paesaggio?” “Come immaginare il futuro?”; il tema attorno a cui ruota l’esposizione di Oslo è quello delle “Illuminazioni”. Attraverso l’allusione, il ricordo e l’evocazione, una collezione di immagini sospese racconta il desiderio di ridefinire i confini personali e collettivi del nostro modo di percepire il mondo.

Il 19 maggio è stato il turno di Monaco di Baviera, con la mostra “Segreti” che espone i progetti di Silvia Bigi, Alice Caracciolo e Claudia Petraroli, artiste che cercano di mostrarci il mondo oltre le apparenze, di svelarci i segreti che si occultano dietro il velo della quotidianità e che spesso sono talmente visibili da risultare impercettibili.

I prossimi appuntamenti

Assolutamente imperdibile la sezione “Nomadismo” che verrà inaugurata il prossimo 9 giugno ad Algeri, grazie alla preziosa collaborazione fra l’Istituto Italiano di Cultura e l’Ambasciata di Algeri, e vedrà protagoniste le installazioni di Marina Caneve, Irene Fenara e Vaste Programme, che proporranno una riflessione sul complesso rapporto fra uomo, natura e tecnologia, ponendo l’accento su un ambiente naturale sempre più trasformato dall’intervento umano e dalle nuove tecnologie.

Nel mese di ottobre, invece, il tema di “Eyes on Tomorrow” sarà “Storie”, declinato da Michela Depetris, Serena Pea e Ilaria Turba, ad essere inaugurato a Maputo, in Mozambico. Le infinite potenzialità narrative che caratterizzano il mezzo fotografico consentono di raccontare storie con modalità anche molto differenti. Michela Depetris utilizza l’immediatezza della polaroid per creare un affresco intimo, Serena Pea ricostruisce visivamente i racconti di un’amica su qualcosa che non può vedere e Ilaria Turba ci invita a usare l’immaginazione per condividere storie e desideri dei protagonisti dei suoi ritratti.

 

 

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