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D’Annunzio “poeta water”, gli strafalcioni degli studenti alla maturità

D'Annunzio "poeta water", Guernica dipinta da Pablo Escobar... ecco i peggiori strafalcioni commessi dagli studenti agli esami di maturità

MILANO – D’Annunzio ‘poeta water’, Matteotti attuale Presidente della Repubblica, la ‘Guerra Fredda’? Si chiama così perché fu combattuta in Siberia. ‘Guernica’? Fu dipinta da Pablo… Escobar. Ecco i peggiori strafalcioni pronunciati (o scritti) dai maturandi durante le prove d’esame di maturità 2019.

Maturità 2019, gli strafalcioni letterari

Esame che vai, strafalcioni che trovi, e la Maturità 2019 non fa eccezione.  Skuola.net ha fatto il tradizionale sondaggio ‘sotto banco’ in cerca dei più esilaranti scivoloni andati in scena dinanzi alle Commissioni. A spifferarli i loro compagni di classe – in totale sono stati circa 6mila – che hanno voluto contribuire alle segnalazioni.

La letteratura, italiana e internazionale, è senza dubbio un evergreen di tutte le compilation di strafalcioni che si rispettino. E anche quest’anno i ragazzi sono stati all’altezza dei loro predecessori. Iniziamo da uno dei poeti più presi di mira durante questa Maturità: Gabriele D’annunzio, che se per qualcuno è stato uno dei primi “estetisti” d’Italia (ormai un classico), per altri invece – nascondendo forse un velato insulto – è definibile come “poeta water”. Per non parlare del povero Giovanni Verga, a cui tolgono la paternità dei Malavoglia, affermando come l’opera sia nata dalla penna di Italo Svevo. Ce n’è anche per l’amatissimo Luigi Pirandello, il cui famoso Enrico IV si è trasformato in Luigi XIV; in fondo si tratta sempre di un nome con un numero a fianco.

Neanche Dante hanno lasciato riposare tranquillo: c’è infatti chi ha attribuito a lui la composizione del X Agosto (che invece è di Pascoli), e chi, più audace, l’ha definito come uno dei più noti ebrei italiani. Sugli autori più recenti non è che vada molto meglio: parlando di 1984 di Orwell, una ragazza ha chiamato ripetutamente in causa il protagonista Will Smith (proprio lui, l’attore) invece che Winston Smith. Uno studente sin troppo zelante che, avendo scelto come traccia del tema l’analisi del testo sul componimento di Ungaretti e leggendo il sottotitolo “Mariano, 1916”, ha interpretato quella specifica come nome proprio invece che luogo, citando così più volte all’interno del suo elaborato tale Mariano, il caro amico defunto di Ungaretti.

Tra storia e fantasia

Anche in storia i maturandi si sono dati da fare, interpretando passato, presente e futuro a modo loro. Infatti non si sono limitati a stravolgere le battaglie avvenute nel passato, indicando ad esempio Italia e Germania alleate durante il primo conflitto mondiale o proclamando Mussolini governatore d’Italia nel 1915, ma sono andati anche a fare previsioni su un nostro ipotetico futuro, tirando fuori una terza guerra mondiale e collocandone addirittura l’inizio (già avvenuto) in India. Neanche la storia più antica si è salvata: per uno studente Tito Livio in realtà altro non era che uno degli Imperatori romani, mentre per un altro Garibaldi visse attorno al 1300.

Ma gli strafalcioni storici più creativi, a nostro avviso, sono stati soprattutto due, entrambi sulla Guerra Fredda e sull’interpretazione dell’aggettivo “fredda”: secondo il primo maturando, l’aggettivo è riferito al fatto che la Guerra fu combattuta “senza sentimento”, in maniera crudele e distaccata; mentre per il secondo, un po’ più pratico, la Guerra è così chiamata perché ha avuto come luogo di svolgimento la Siberia. Forse aveva informazioni che noi ignoriamo.

Notevole anche il maturando che è riuscito a confondere un nome quasi inconfondibile – evidentemente a causa delle troppe serie tv viste – e al posto di Pablo Picasso, ha detto che Guernica è stata dipinta da Pablo Escobar.

Chi era Matteotti?

Un capitolo a parte, infine, merita la materia new entry dell’esame orale post riforma: Cittadinanza e Costituzione, bersagliata da ogni lato. Molteplici le segnalazioni di studenti totalmente impreparati sulle attuali cariche dello Stato, a partire dal Presidente della Repubblica: molti non riescono a citare neanche un nome, molti altri invece cercano di sopperire a questa mancanza, tirando fuori nomi quanto meno fantasiosi. La top 3? Un ragazzo ha candidamente risposto Conte; un altro ha parlato di Matteotti (tutt’altro destino il suo); il terzo non solo ha sbagliato personaggio (confondendolo nuovamente con Matteotti, chissà perché poi…) ma ne ha addirittura storpiato il cognome, soprannominandolo Matteozzi.

Via: Skuola.net

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