Caro compagno,
perché puoi essere solo un compagno di lotte ormai. Non avresti potuto essere altro per me, in teoria. Troppo giovane, già impegnato. Eppure tra un volantino e una fetta di torta una complicità era nata, nutrita di sguardi sorridenti, di battute, di discorsi politici.
E io avevo scordato tutto ciò che ci divideva.
Io partivo e tu chiedevi quando rientravo, tornavo e mi invitavi a pranzo.
Tra poco diventerai padre, ti sei scordato di dirmelo.
Continuerò a lottare con te per un mondo più libero, sarò al tuo fianco se un manganello o un fascista proveranno a colpirti, e ti sarò vicina anche quando le ansie di giovane padre ti faranno sentire perduto.
E non saprai mai che sarà questa la mia lotta più dura.
(A)