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Lettera di Miriam Mattei

Caro L.,

sei stato l’ultima isola serena.

Qui, tempo fa, ho ricordato le ultime parole che ci siamo detti, ma erano troppo poche per essere considerate una lettera.
Ne avevo scritte poche perchè, per parlare d’amore non ne servono molte.
Ora rimedio ad una stringatezza che,in vero,non mi è mai appartenuta..

Avevi ragione quando dicevi che il mondo di una persona è sulla sua pelle,lo dicevi accarezzandomi la schiena,e io ti redarguivo dicendo che il mio mondo non era lì.
Invece,nel tempo,ho capito che il mondo di una persona si può toccare solo standole vicino,sentendo la pelle,l’odore,il cuore che batte vicino al nostro.

In tutti questi anni mi sono mancate queste cose,mi sono limitata a guardarti, da lontano,a respirarti,se ti avevo più vicino.
Ma, quando sei andato via, ho sentito quanto mi mancasse l’averti accanto,quell’intrecciare i nostri mondi anche solo per qualche minuto.
Ho pensato che le cose stavano scivolando via da me come l’acqua della riviera quando quel giorno ci siamo salutati.
E io quel bacio l’ho sempre aspettato.

Ho continuato a cercarti,aggrappandomi con le unghie a quello che facevamo insieme,quel poco che facevamo insieme e che ci univa per un tempo così piccolo ma così grande;ho continuato a farmi trovare lì,sperando che tu ci fossi ancora,sperando di vederti arrivare a illuminarmi.
Ci sono Soli che illuminano,ma non ci scaldano,e ci sono fugaci raggi che scaldano più di qualsiasi sole,questo eri tu per me.
I ricordi sono sempre riaffiorati lungo questi anni.

Ho continuato a vedere le tue mani, così belle (piccole per un uomo,dicevi tu,quasi sconsolato!), i tuoi occhi,che ho sfuggito tante volte,ho continuato a vederci abbracciati,continuo a sentire il tuo profumo,i miei sensi lo ricordano bene.
Questa pagina è il posto giusto per noi,che ci scrivevamo tante cose.
Quanto mi mancano.

Quanto mi mancano i nostri scambi così “antiquati”! Era buffo e romantico insieme. Le nostre rime sgangherate,le tue parole.Tu grande eppure così fresco,le tue parole erano giovani,allegre,i tuoi racconti mi riempivano il cuore.
Quanto mi emozionavo mentre leggevo le cose che mi scrivevi;
per me erano un grandissimo regalo.

Di regali me ne hai fatti tanti.
Nessuno è tra i cimeli.
Sono tutti sempre come nuovi.
Mi emoziono a guardarli,mi emoziono a riviverli.
Questo è il posto giusto per noi che ci siamo regalati libri,quindi parole,quanti libri sulle parole mi hai regalato.
Nel tempo ci ho pensato.
Eppure le parole son difficili da tirar fuori.E quando le regali non bastano più,non servono più.

Le parole non bastano.
Questo è il posto giusto per noi, perhè qui si elogia la scrittura e io di te ho voluto anche la grafia, ti ho obbligato a scrivermi una dedica su un libro.
Perchè io mi nutrivo di pezzi di te,questi erano i pezzi che potevo avere.
Mi è capitato di rileggere le nostre mail…forse non era amore eppure quanto amore ho letto.
Forse era solo un amore diverso.
Non faccio parte della tua vita eppure tu sei talmente nella mia che non mi capacito del perchè non siamo mai stati destinati a viverci,forse lo siamo stati in un altro mondo,forse lo saremo.

Tu dicevi che alle coincidenze non credi e che le cose accadono per qualche motivo.Allora il fato mi dovrà delle spiegazioni.
Perchè tu,tramite cose e persone che ho incontrato,nei luoghi più impensati,sei entrato e uscito dalla mia vita come un ago che ricama una stoffa,dentro e fuori dalla mia vita,dentro e fuori dalle mie notti,nei sogni che ho fatto e che faccio ancora.
La forza del mio amore credo stia nella convinzione che il destino possa un giorno ricondurci vicini.

Ma forse,nonostante tutto,è più bello non dirselo,non dirselo mai,forse così questo strano amore resterà sempre vivo.
O forse è immodesto credere che due persone così lontane e così diverse possano esser destinate.
Eppure temo che ti aspetterò ancora.
E tu mi dirai :”Ancora???No!!”
Eh..son sempre io,ironizzo anche sulle tragedie! Lo sai!

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