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Lettera di Marilù Leocata

Sommersa da un mucchio di carta appallottolata sono qui a cercare di trovare le parole.
Scrivo, cancello e ricomincio…
Come una sfida tra me ed il foglio di carta che sembra osservarmi come il più severo dei giudici per ricordarmi di non trattenere niente.
Sono sopravvisuta anche questa volta, posso farcela.
Ho lasciato sul pavimento tutte le macerie e sono partita per un lungo viaggio, la parte migliore di me l’hai tenuta tutta tu e adesso non so bene cosa resta.
Devo reinventarmi.
Spettatrice di una pellicola nella quale ero la protagonista ma quando ti avvicini per ricordare le scene più belle, sento una certa difficoltà nel focalizzare le immagini.
Mi sono spogliata della rabbia, del dolore, dell’amore, dell’ossessione però non ho mai smesso di mantenere la mia promessa.
Quando senti il bisogno di un fugace tuffo dentro un volto familiare, il tuo richiamo arriva fino a me.
I miei occhi si riflettono nei tuoi, osservando gli stessi lineamenti e le stesse mani che un tempo mi stringevano forte.
Le stesse che oramai non riconosco più.
Abbiamo amato ancora, sofferto ancora, siamo cambiati ma il filo invisibile che ci ha uniti non siamo riusciti a spezzarlo.
Quella naturale complicità sembra appartenerci, insinuarsi dentro me e te come se gli anni che trascorrono veloci non potessero farci nulla.
E’ forse la nostra dannazione?
Ritornare sempre al punto di partenza?
Fuggire il più lontano possibile e ritrovarsi sempre al punto da cui si era partiti.
Sono così stanca.
Ho sparso troppi pezzi di cuore qua e là, avrei bisogno di un pezzo di ricambio.
Così ti scrivo tutto il mio caos interiore ed in realtà non sto mirando a nulla.
Non potrei mai odiarti e nemmeno abbandonarti.
La lontananza è normalità ma quando siamo vicini sembra di dover recuperare in un giorno tutti gli altri, quelli in cui camminiamo su strade molto diverse.
Niente è quel che sembra o è tutto l’opposto?
Ho svuotato la mia anima in questo foglio.
Adesso la consegno a te e riprendo il mio cammino, sono già in ritardo…
Conosci bene il segnale per trovarmi mentre consegno al vento un bacio per te.
Ci vediamo tra un altro inverno o magari due, chi lo sa.
Trattati bene e ridi tanto.
E non preoccuparti.
Nel frattempo ti conservo qui, sempre nella mia tasca più confortevole.

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