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Lettera di Maria Greco ad un amico

Caro Amico,

ne è passato di tempo dal nostro primo incontro. Adesso mi trovo a chiedermi da quanto Vi ho conosciuto. Non saprei contare i giorni trascorsi da quando abbiamo pensato di far crescere quell’ amicizia, che non abbiamo mai saputo chiamare col giusto nome.
Neanche nel momento in cui avevamo maggiori certezze. Si è amici quando si vede scorrere il tempo e nonostante malintesi, discussioni, incomprensioni e dolori ci ritroviamo a lottare per tenere stretto quello che hai conquistato.

Noi due, tanti anni fa, potevamo ritrovarci a parlare ore e ore in una notte intera, potevamo non sentire il peso dei minuti che scorrevano, parola dopo parola. . C’erano i sogni che non abbiamo avuto il coraggio di realizzare. C’erano battute leggère e la voglia incolmabile di ridere, testimone di una storia scritta in una pagina bianca della nostra Vita.

Tante volte, mi sono chiesta, e forse anche tu, se fosse possibile fermare il tempo . Ai primi incontri. Ai primi abbracci. Al primo affetto celato in fondo all’animo.

Amico mio, dove Vi ho perduto ? Nei difetti che non abbiamo saputo accettare? Nelle incomprensioni? Nelle inutili parole? In un affetto nato sbagliato? Forse nella gelosia, nelle emozioni che l’altro non condivideva, o che faceva finta d’accettare.

Sebbene il tempo sia riuscito a modificarla, Amico mio, per voi io vorrei rimanere sempre la stessa. Per me, Voi siete e resterete per sempre Voi, nonostante i tanti errori commessi, Vi ho chiesto umilmente scusa. E nello stesso modo, ancora Vi chiedo di credere alle parole che garantiscono la mia sincerità..

Amico mio, l’amicizia nostra migliore l’ha rubata il tempo. Le persone forse non cambiano ma le situazioni sì. Io sono comunque certa che tra noi, a dispetto delle cose alterate e delle pene che ci hanno allontanati, sì Amico mio, sono certa che potremmo essere artefici di qualcosa di bello che potrà accadere domani.
I ricordi restano ed i migliori sapranno cancellare quelli amari.
Amico mio, vorrei che Voi credeste ancora a quello che di buono c’è tra noi.
Vorrei un abbraccio di pace perché possiate ricordare come mi avete conosciuta. La ragazza allegra che amava giocare e ridere come a Voi piaceva .
Sono state pronunciate parole sbagliate, nate da una rabbia incontrollata, ma avevo solo paura di perdere una delle cose più belle che Qualcuno, mi ha voluto donare gratuitamente.

E ora, Amico mio, ora che quasi tutto è stato detto, vorrei salvare almeno l’amicizia che cela ciò che mai è stato pronunciato. Ci siamo persi. Ma forse ci ritroveremo Non ci resta che proseguire per una strada ancora sconosciuta, senza temerne la lunghezoza, che vada alla ricerca della nostra antica corrispondenza.
Vi voglio bene. E il cuore ha da dire poc’ altro Amico mio.

Con autentico affetto
Vostra cara amica

Mary

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