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Lettera di Lanfranco Passoni

Lettera a T’ (L’Unica)

Anche oggi mi hanno svegliato, mi hanno alzato e mi hanno portato fuori. Tutto normale, tutto sotto controllo. Così, almeno, mi è stato detto, perché io non c’ero.
Un altro giorno senza te. Questo mi uccide. Un altro giorno pieno di te. Questo mi tiene in vita.
Curioso, no? Quello che mi fa morire mi fa vivere e quello che mi fa vivere mi fa morire.
E’ probabile che mi sveglieranno anche domani. Ne sarei felice: un altro giorno per amarti.
Perché è irrinunciabile amarti: per me non è una scelta, non mi è consentito fare diversamente. Si può scegliere di non respirare? Forse sì, ma l’unico posto dove si può interrompere il mio respiro è la tua bocca.
La tua bocca, i nostri sussurri, il sapore di bosco dopo la pioggia, quando vi filtra di nuovo il sole, i nostri corpi uniti, il Punto esatto della creazione: Dio deve avere disegnato i nostri corpi uniti prima di modellarvi sopra l’Anima.
Sono trascorsi parecchi mesi dall’ultima volta che abbiamo messo in pratica il Suo disegno e alcuni altri ne sono passati senza che abbia avuto il dono di vedere il tuo sorriso, i tuoi occhi, il tuo passo inconfondibile…ma Tu, bellissima, meravigliosa Donna, l’Unica Donna mia, riempi ogni istante della mia vita, in stato di coscienza o meno che sia; sei il percorso e sei il traguardo; sei un pensiero costante: sei sempre il mio Pensiero più bello e la delizia è che puoi essere ed esserlo in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
La forza di questo mio amore, pur senza la tua presenza (che non è assenza!), è la certezza: io non ho alcun dubbio! E questo, nonostante la sofferenza che conosci, mi rende felice: Tu non sarai mai un ricordo, sarai sempre il Pensiero che regolerà il ritmo del mio cuore.
Il mio cuore ha il tuo odore ed è indissolubilmente depositato nelle tue calde mani per tutte le vite che ci spetteranno.
Dunque, non rinuncio ad amarti! Anche a rischio che quel mio cuore, a te eternamente grato, vada in mille sanguinanti pezzi.
Del resto ci vuole una ragione per vivere, ma anche una per morire: Tu sei l’unica ragione valida per entrambe le cose.
Morirò col tuo nome sulle labbra, ma farò di tutto per sussurrarlo ancora sulla tua bocca.

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