Caro diario,
sono anni che non ti scrivo.
Chissà dove sarai finito.
Pieno di giovani pensieri, piccoli amori, grandi delusioni e con le pagine umide delle mie lacrime più pure.
Ti ho nascosto così bene dagli occhi impiccioni di mia madre che non ti ho più trovato.
Però ogni tanto ti penso e ti vorrei nel mio comodino, per poter farci scorrere sopra, ora, le mie lacrime più impure.
Fabiana