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Lettera d’amore di Virginia Cosentino

Caro,
ti scrivo perchè nonostante il tempo le nostre mani non si sono ancora stancate di incontrarsi e i mostri che hanno lasciato cadere i veli dentro di noi non si spaventano a vicenda.
Cos’ho ancora da dirti dopo la vita che insieme abbiamo riscoperto e abbracciato?
Caro, eccoti tutto.
Ho creduto di aver raggiunto la fine, l’ho sentita avvolgermi, soffocarmi con mani di fuoco.
E quelle mani erano le tue, le tue mani dolci, le tue mani da artista che mi avevano accarezzato le guance imperfette, che mi toccavano come seta.
Oggi ti confesso.
Ho avuto paura.
Tu mi hai rivelato la mia anima, mi hai fatto credere che anche io potessi amare, che potessi muovermi senza sprofondare.
Tu non mi hai disprezzata, ripudiata o ingiuriata, hai accettato che ti mostrassi ogni istante di me e hai cancellato da me la paura di ogni giorno, la paura di essere, il terrore e il disgusto che mi provocava la consapevolezza di me.
Solo di te mi sono fidata, solo a te ho potuto affidarmi.
E oggi, finalmente, ti confesso; tu hai avuto coraggio nel rivelarti, nel portarmi davanti i mostri che ti sconvolgevano dentro, io sono stata vigliacca, ho avuto paura.
Volevo avere bisogno di me, di esistere come essere indipendente, lontana dal mondo e da tutto. Volevo perdere me stessa in quel mondo, in quel tutto senza di te.

Se mai c’è stato qualcosa da perdonare, io ti ho perdonato.
L’ho fatto nel momento in cui, senza reale intenzione, ti sei allontano per andare via, via da me, e ho sentito la mia anima accartocciarsi come bruciata da un fuoco indomabile, l’ho fatto quando hai posato le tue lacrime e le tue ombre sulle mie spalle, quando mi hai affidato il tuo cuore chiedendomi di prendermi cura di te.
Caro, caro mio.
Caro respiro, cara verità, cara vita.
Oggi voglio confessarti la mia paura più grande: che la tua luce si affievolisca vicino a me che sono buio e tempesta, che la tua essenza svanisca sopraffatta dalla paura, dalle sciocche insicurezze e paranoie di una ragazzina senza coraggio.
Caro, amore mio.
Posati su di me e riposa, ma abbi la forza di lottare per non svanire mai.
Sii ancora la mia luce, vivi in me e fuori da me, vivi.
Rischiara i volti, le mani, le gambe instancabili, gli abbracci. E gli alberi, le montagne, le macchine e i treni che corrono, le persone che si raggiungono, quelli che si amano.
Resta con me e aiutami ad essere luce, luce come te.
Amore, amore mio.

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