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Vincent van Gogh e la sua “Natura morta con Bibbia”: una riflessione spirituale

Le opere di Vincent Van Gogh, come tutti sappiamo, esprimono attraverso le pennellate e i soggetti tutta la sensibilità che albergava dentro l'artista. Come possiamo vedere in questa opera che è ricerca di Dio e tributo al padre.
Vincent van Gogh (1853-1890) è stato uno dei pittori più influenti e riconosciuti della storia dell’arte. Olandese di nascita, van Gogh è noto per il suo stile distintivo caratterizzato da pennellate vigorose e colori vivaci. Le sue opere, come tutti sappiamo, esprimono attraverso le pennellate e i soggetti tutta la sensibilità che albergava dentro l’artista.  Come possiamo vedere in questa opera, “Natura morta con Bibbia”, che allo stesso tempo è un tributo alla memoria del padre, ma anche una riflessione sulla propria identità e sul proprio percorso artistico e spirituale.
 

Natura morta con Bibbia

Analisi Opera

La realizzazione di questo quadro ha un’origine strettamente autobiografica, legata alla morte del padre di Vincent van Gogh, Théodorus, avvenuta il 26 marzo 1885. Il loro rapporto era complesso e pieno di contraddizioni e sentimenti conflittuali: i continui fallimenti professionali e personali di Vincent avevano destabilizzato profondamente la tranquillità famigliare mantenuta dai van Gogh.

Questa Natura morta con Bibbia è una “risposta” pittorica alla situazione di tensione creata dalla morte di Théodorus, oltre a essere un tentativo di interpretare il complesso e profondo legame tra padre e figlio. Il quadro fu dipinto a Neunen, il paese dei genitori di Vincent, dove l’artista visse tra il 1883 e il 1885.

Questa Natura morta con Bibbia ha un forte contenuto psicologico. Al centro del tavolo spicca una Bibbia con la rilegatura in pelle, aperta al capitolo 53 del libro di Isaia, uno dei passi più citati sui “Servi di Dio”. La Bibbia simboleggia la solida religiosità del padre, un rispettato pastore protestante di Nuenen.

Accanto alla Bibbia c’è una candela spenta, che richiama le vanitas del Seicento olandese, simboleggiando la caducità della vita, l’incombenza della morte e la disillusione di Vincent verso la religione. Vincent van Gogh, pur seguendo la tradizione artistica, introduce un simbolismo personale per ricostruire la sua identità.

In primo piano si nota un elemento che mette in risalto la personalità e gli interessi di Vincent: La Joie de vivre di Émile Zola, un romanzo moderno che narra la decadenza di una famiglia francese oppressa da lutti e disgrazie economiche. La presenza del libro, con la sua copertina gialla che attira l’attenzione, sottolinea la tensione ideologica e religiosa tra Vincent e suo padre, che disprezzava Zola e i naturalisti francesi.

Vincent van Gogh, attraverso il suo nuovo interesse per il colore e una tecnica perfezionata, crea una serie di contrasti – grande e piccolo, aperto e chiuso, monocromo e colorato – per esprimere pittoricamente l’inconciliabilità tra la sua personalità e quella di Théodorus.

Vincent van Gogh e la sua modernità

Un altro elemento significativo del quadro è il libro giallo, “La Joie de vivre” di Émile Zola, visibile in primo piano. Questo romanzo, considerato scandaloso per l’epoca, narra la decadenza di una famiglia francese oppressa da continue disgrazie e difficoltà economiche. La scelta di includere questo libro nel dipinto rappresenta una dichiarazione della modernità e degli interessi intellettuali di van Gogh, oltre a sottolineare la tensione ideologica e religiosa tra lui e suo padre, che disprezzava Zola e i naturalisti francesi.

La copertina gialla del libro attira l’attenzione dell’osservatore, creando un forte contrasto con la monumentalità della Bibbia. Questo contrasto tra il libro moderno e il testo sacro mette in evidenza le divergenze tra Vincent e Théodorus, tra la ricerca di una nuova identità artistica e personale e la tradizione religiosa e morale della famiglia.

Vincent van Gogh

Vincent van Gogh (1853-1890) è stato uno dei pittori più influenti e riconosciuti della storia dell’arte. Olandese di nascita, Vincent van Gogh è noto per il suo stile distintivo caratterizzato da pennellate vigorose e colori vivaci. Sebbene la sua carriera artistica sia durata poco più di un decennio, ha prodotto più di 2.000 opere d’arte, tra cui circa 860 dipinti a olio, che spaziano dai ritratti alle nature morte, ai paesaggi e alle vedute urbane. La sua vita fu segnata da profondi tormenti interiori e difficoltà personali, che si riflettono spesso nelle sue opere.

Nonostante abbia venduto pochissime opere durante la sua vita, il suo genio artistico è stato riconosciuto solo postumo, facendo di lui un’icona dell’arte moderna. Le sue opere, come “Notte stellata” e “I Girasoli”, continuano a ispirare e commuovere milioni di persone in tutto il mondo.

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