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Ucraina, il Cristo Salvatore di Leopoli portato in un bunker

Sta facendo il giro del mondo la foto della statua del Cristo Salvatore di Leopoli, rimossa dalla cattedrale armena di Leopoli e portata in un rifugio per proteggerla dai bombardamenti.

Dopo la messa in sicurezza della popolazione civile, salvaguardare le opere d’arte รจ una delle prioritร  in un territorio di guerra. Per questo, sta facendo il giro del mondo la foto della statua del Cristo Salvatore di Leopoli, rimossa dalla cattedrale armena di Leopoli e portata in un rifugio per proteggerla dai bombardamenti. Un’immagine che passerร  alla storia, capace di raccontare, insieme a tante altre uscite in queste giorni, il dramma che sta colpendo questo territorio a causa dell’invasione russa.

“Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici,
considerate se questo รจ un uomo”.

Primo Levi

Mentre si torna al tavolo per il terzo round di negoziati, la posizione della Russia continua ad essere netta. Ovvero รจ disposta a mettere fine alle ostilitร  se Kiev accetta la neutralitร  dell’Ucraina, il riconoscimento della Crimea come territorio russo e quello delle due Repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk. Il tutto mentre i corridoi umanitari per consentire l’evacuazione dei civili dalle cittร  tornano a essere oggetto di scontro. 

Il Cristo Salvatore di Leopoli

In questa situazione anche le opere d’arte vengono messe in salvo. In ogni cittร  ucraina c’รจ chi lotta per preservare la storia e la bellezza, unici antidoti alla follia umana devastatrice. Cosรฌ accade a Leopoli che la statua del Cristo Salvatore della cattedrale armena รจ stata rimossa insieme ad altre opere d’arte della cittร . Il Cristo Crocifisso della Cattedrale assieme ad altri reperti รจ stato portato in salvo in un bunker sotterraneo. L’ultima volta che รจ stato eliminato รจ stato durante la seconda guerra mondiale. A darne notizia, con un post su Twitter, รจ stato Tim Le Berre, che si occupa di conservazione nei musei militari per lโ€™esercito francese.

Portare in salvo la cultura

Un’immagine dai sentimenti profondi. Una scena che ha in sรฉ una commozione da brividi perchรฉ quegli uomini che la stanno traendo in salvo non solo mettono al riparo un pezzo della loro cultura per tramandarla ai posteri ma al tempo stesso sono lรฌ a custodire in una preghiera la speranza che l’orrore della guerra termini e che il sole riposto in un cielo di lacrime possa presto risplendere ancora.

La cattedrale armena di Leopoli

Il Cristo Salvatore di Leopoli si trovava presso l’arcieparchia di Leopoli degli Armeni, una sede della Chiesa armeno-cattolica in Ucraina, immediatamente soggetta alla Santa Sede. L’arcieparchia fu eretta nel 1361 con la consacrazione del primo arcivescovo da parte del patriarca di Cilicia. Il re di Polonia Casimiro il Grande concesse nel 1367 piena libertร  di culto agli armeni. Il 24 ottobre 1630 l’arcieparca Mikoล‚aj Torosowicz sancรฌ l’unione della Chiesa armena di Leopoli con la Chiesa cattolica, piรน di un secolo prima del riconoscimento della Chiesa armeno-cattolica che avvenne nel 1742 con l’istituzione del patriarcato di Cilicia.

Dal 1938 l’arcieparchia รจ sede vacante: fino al 1954 fu affidata ad un amministratore apostolico; dopo la sua morte l’amministrazione รจ esercitata dal primate di Polonia. Dopo la caduta dell’Unione Sovietica un manipolo di famiglie cercรฒ di ristabilire la parrocchia della cattedrale, che durante il regime comunista era stata utilizzata come deposito per oggetti di arte sacra. Anche gli armeni della Chiesa apostolica, la cui comunitร  si era formata a Leopoli durante il periodo sovietico, cercarono di acquisire la cattedrale. Fu a questi ultimi che il governo ucraino destinรฒ la cattedrale, con la condizione che potesse ospitare liturgie cattoliche. Vista l’assenza di clero armeno-cattolico a Leopoli, le celebrazioni cattoliche sono state sporadiche. La cattedrale รจ divenuta nel 2003 sede dell’eparchia apostolico-armena di Leopoli.

Carlo Picca

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