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Ucraina, 10 monumenti e beni culturali a rischio

Per comprendere meglio la bellezza e la ricchezza di un paese come l'Ucraina, abbiamo scelto di raccontarvi 10 monumenti e beni culturali ucraini da preservare e difendere. 

L’Ucraina è un Paese ricco di monumenti e beni culturali che, dopo l’attacco della Russia avvenuto nelle ultime ore, rischiano di venire danneggiati o, peggio ancora, scomparire per sempre. Questo vasto Paese dell’Europa orientale è noto per le chiese ortodosse, il litorale del Mar Nero e monti boscosi. Nella capitale Kiev spicca la cupola dorata della Cattedrale di Santa Sofia, con mosaici e affreschi dell’XI secolo. Sul fiume Dnepr si affaccia il complesso monastico della Pečers’ka Lavra, meta di pellegrinaggi cristiani in cui sono conservate vestigia funerarie scite e catacombe contenenti le mummie di monaci ortodossi. Questi e tanti altri monumenti e beni culturali fanno dell’Ucraina una terra ricca di cultura e tradizione che occorre preservare.

Ucraina, 10 monumenti e beni culturali a rischio

Per comprendere meglio la bellezza e la ricchezza di questo paese, abbiamo scelto di raccontarvi 10 monumenti e beni culturali ucraini. 

Cattedrale di Santa Sofia

 

 
 
 
 
 
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Progettata per rivaleggiare con Hagia Sophia a Costantinopoli, la Cattedrale di Santa Sofia di Kiev simboleggia la “nuova Costantinopoli”, capitale del principato cristiano di Kiev, che fu creata nell’XI secolo in una regione evangelizzata dopo il battesimo di San Vladimir nel 988. La spiritualità e l’influenza intellettuale di Kyiv-Pechersk Lavra ha contribuito alla diffusione del pensiero ortodosso e della fede ortodossa nel mondo russo dal XVII al XIX secolo.

Monastero delle grotte di Kiev

 

 
 
 
 
 
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Il monastero delle grotte di Kiev è un antico monastero, fondato nel 1051 dai monaci Antonio e Teodosio, sito sul monte Berestov non lontano dalla capitale ucraina. Diventato un luogo di culto sempre più importante nel medioevo, ospita la residenza del Metropolita di Kiev, la guida spirituale della Chiesa ortodossa ucraina.

Statua della Madre Patria

 

 
 
 
 
 
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La statua della Madre Patria è un colossale monumento situato a Kiev, che simboleggia la madre patria. Fu inaugurata il 9 maggio 1981 da Leonid Il’ič Brežnev. Il monumento, progettato dallo scultore Yevgeny Vuchetich, è alto 102 metri, e la sola statua della Madre Patria 62 metri. La statua fu costruita come parte del Museo della Grande Guerra patriottica, dedicato alla guerra dell’Unione Sovietica contro la Germania nazista durante il secondo conflitto mondiale. La statua è costruita in titanio. L’intero monumento, compreso il basamento in calcestruzzo armato, pesa 560 tonnellate. La “Madre Patria” tiene al braccio destro una spada lunga 16 metri e pesante 9 tonnellate, e al braccio sinistro uno scudo che misura 13 per 8 metri, con lo stemma dell’Unione Sovietica. La punta della spada fu in seguito tagliata per evitare che il monumento superasse in altezza il monastero ortodosso di Pečerska Lavra. In una grande sala del Memoriale vi sono delle placche marmoree con incisi i nomi di oltre 11.600 soldati e oltre 200 operai del fronte sovietico, onorati col titolo di eroe dell’Unione Sovietica.

Centro storico di Leopoli

 

 
 
 
 
 
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La città di Leopoli, fondata nel tardo Medioevo, fu per diversi secoli un fiorente centro amministrativo, religioso e commerciale. La topografia urbana medievale si è conservata pressoché intatta (in particolare sono testimoniate le diverse comunità etniche che vi abitavano), insieme a molti pregevoli edifici barocchi e successivi.

Residenza dei metropoliti bucovini e dalmati

La residenza dei metropoliti bucovini e dalmati rappresenta una magistrale sinergia di stili architettonici costruita dall’architetto ceco Josef Hlávka dal 1864 al 1882. La proprietà, un eccezionale esempio di architettura storicista del XIX secolo, comprende anche un seminario e un monastero ed è dominata dalla chiesa cruciforme a cupola del Seminario con giardino e parco. Il complesso esprime influenze architettoniche e culturali dal periodo bizantino in poi e incarna la potente presenza della Chiesa ortodossa durante il dominio asburgico, riflettendo la politica di tolleranza religiosa dell’Impero austro-ungarico.

Chiesa in legno della regione dei Carpazi 

Situata nella fascia orientale dell’Europa centrale, la proprietà transnazionale conta una selezione di sedici tserkvas (chiese), di cui otto in Ucraina. Sono state costruite con tronchi di legno orizzontali tra il XVI e il XIX secolo da comunità di fede ortodossa e greco-cattolica. Le tserkvas testimoniano una distinta tradizione edilizia radicata nel design ecclesiastico ortodosso intrecciato con elementi della tradizione locale e riferimenti simbolici alla cosmogonia delle loro comunità. Le tserkvas sono costruite su un piano tripartito sormontato da cupole circolari, quadrilatere o ottagonali. Integrati nelle tserkvas sono gli schermi dell’iconostasi, le decorazioni policrome degli interni e altri arredi storici. Elementi importanti di alcune tserkvas includono campanili in legno, sagrati, portali e cimiteri.

Centro storico di Černihiv

L’architettura monumentale della città di Černihiv testimonia due diversi periodi di prosperità nella storia di questa città, il periodo di appartenenza alla Rus’ di Kiev (XI e XII secolo) e quello dell’Etmanato cosacco (tra la fine del XVII secolo e gli inizi del XVIII). Al primo periodo appartengono i monumenti di questa candidatura. La chiesa più antica dell’intera Ucraina è la cattedrale del Santissimo Salvatore, commissionata intorno al 1030 da Mstislav di Černigov, ma completata solo molto più tardi da Jaroslav il Saggio. La cattedrale dei Santi Boris e Gleb risale invece alla metà del XII secolo e venne ricostruita numerose volte nel corso della sua storia prima di essere definitivamente restaurata nel XX secolo. Completamente costruita in mattoni, la chiesa ha una sola navata a otto pilastri. La chiesa di Santa Paraskeba è un altro piccolo capolavoro degli artisti che lavorarono a Černihiv, edificata intorno al XII secolo, venne quasi interamente distrutta durante la Seconda guerra mondiale, ma subì una attenta e studiata ricostruzione per opera dell’architetto e storico dell’arte Peter Baranovsky che ne curò il restauro riportandola al suo aspetto originario.

Tomba di Taras Ševčenko e Museo-riserva storico-naturale di Stato

Il sito comprende la Černecha Hora, una collina sulla riva del Dnepr, su cui si trova la Riserva nazionale Ševčenko, dove i resti del famoso poeta e artista ucraino Taras Hryhorovyč Ševčenko sono sepolti dal 1861. La collina apparteneva in precedenza al monastero della Santa Dormizione di Kaniv che esisteva qui dall’XI secolo. Il monastero fu il luogo di sepoltura di diversi atamani cosacchi: Ivan Pidkova, Samiylo Kishka e altri. Attualmente, il monte appartiene alla Riserva Nazionale Ševčenko dedicata al poeta ed è un luogo di visite di massa da tutto il paese e dall’estero. Qui è prevista la costruzione di una chiesa in memoria di Taras Ševčenko (Tarasova Cerkva). Černecha Hora è considerata un monumento storico, naturale e culturale e reliquia nazionale dell’Ucraina.

Castello di Kam”janec’-Podil’s’kyj

 

 
 
 
 
 
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Il castello di Kam”janec’-Podil’s’kyj  è una struttura difensiva di epoca tardo-medievale situata nella città vecchia di Kam”janec’-Podil’s’kyj e compresa nella regione storica della Podolia, nella parte occidentale del Paese. Eretta nella Rutenia compresa nel Granducato di Lituania, rimase poi sotto il controllo della Confederazione polacco-lituana e operò come fortezza. Insieme al quartiere della città vecchia, il castello è annoverato come parte del Santuario storico-architettonico nazionale di “Kam”janec'” e del Parco nazionale ambientale “Podilski Tovtry”. Il complesso è candidato all’assegnazione del riconoscimento di patrimonio dell’umanità conferito all’UNESCO.

Osservatorio astronomico di Mykolaiv

L’osservatorio astronomico di Mykolayiv è un bene culturale di livello nazionale, il più antico osservatorio navale dell’Europa sudorientale. Fu fondata nel 1821 dal comandante in capo della flotta del Mar Nero, ammiraglio Aleksey Greig. L’osservatorio è stato costruito su progetto dell’architetto capo dell’ammiragliato del Mar Nero Fyodor Ivanovich Wunsch. Il suo complesso è costituito dall’edificio dell’osservatorio principale costruito in stile neoclassico nel 1821-1829 e dai padiglioni astronomici dell’inizio del XX secolo, dove sono conservati strumenti astronomici storici e altri reperti museali. Sono inoltre presenti tre moderni padiglioni con telescopi funzionanti utilizzati per la ricerca e l’osservazione e locali di servizio per laboratori scientifici ed esigenze gestionali, 4 edifici di alloggi, nonché un parco paesaggistico storico e culturale.

Photocredits: Rbrechko 

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