Sei qui: Home » Arte » La leggenda di un tragico amore nel Castello di Bardi

La leggenda di un tragico amore nel Castello di Bardi

Sulla cima di una collina in provincia di Parma, si erge il medievale Castello di Bardi, luogo incantato, intriso di storia e ideale per un weekend all'insegna dell'arte e della fantasia.

Nel cuore della Valle del Ceno, sulla cima di uno sperone roccioso, si erge il Castello di Bardi, conosciuto anche col nome di Castello Landi.

Il nome Bardi deriva dalla contrazione della parola Longobardi. Pare fu grazie a Berengario del Friuli che iniziarono i lavori di edificazione di questa fortezza che subì, nei secoli a venire, numerose trasformazioni.

Nell’898, a seguito delle invasioni degli Ungari nella Pianura Padana, il vescovo di Piacenza Everardo trasformò il castello in un luogo di rifugio.

Il Castello di Bardi tra storia, geografia e politica

I Conti di Bardi governarono fino al 1257, quando il castello venne acquistato da Ubertino Landi, ghibellino di Piacenza.

Nel corso degli anni furono molte le battaglie che vennero combattute sotto le sue imponenti mura. Si scontrarono anche i Guelfi e i Ghibellini e furono questi ultimi a vincere nel 1313.

I Landi, nel corso dei secoli, si presero cura del Castello costruendo una biblioteca, un archivio storico e un’esposizione di armi.

Nel 1551 Carlo V d’Asburgo nominò Agostino Landi, Principe di borgo Val Taro, marchese e la sua casata acquisì ulteriore potere.

E così, di generazione in generazione, si giunse all’ultimo maschio della stirpe, Federico Landi, che mise al mondo una sola figlia, Maria Polissena, ultima erede della famiglia e dell’intero patrimonio, compreso il Castello.

Non vennero apportate modifiche rilevanti, ma il Castello divenne una prigione in seguito all’Unità d’Italia, fino alla fine degli anni Settanta fu casa per alcuni abitanti del luogo.

Negli anni Ottanta fu sede di pubblici uffici e oggi, dopo accurati restauri e interventi di ammodernamento, è di nuovo aperto al pubblico.

La leggenda di un tragico amore

Come ogni Castello che si rispetti, anche quello di Bardi conserva misteri e leggende dentro le sue mura. In particolare si crede che ancor oggi il fantasma del comandante Moroello fluttui di notte tra le stanze della fortezza, a ricordare la triste storia d’amore di cui fu protagonista fra il XV e il XVI secolo.

Moroello si innamorò di Soleste, la figlia del Castellano, che purtroppo era già promessa in sposa a un feudatario.

La storia d’amore tra Moroello e Soleste fu benedetta e protetta dalla balia della giovane e i due si amarono segretamente per lungo tempo.

Moroello dovette presto partire con i suoi soldati per difendere lo Stato. In quei lunghi giorni che li separarono, la fanciulla era solita salire sulla torre del Castello, nel punto più alto, con la speranza di poter vedere il suo amato tornare da lei.

Il cuore spezzato dalle insegne dei nemici

Un giorno, mentre guardava dalla torre, Soleste vide avvicinarsi al Castello alcuni cavalieri vestiti con le armature e le insegne dei nemici.

Così pensò al peggio: Moroello, il suo amato, era stato catturato e ucciso. Decise di gettarsi nel vuoto perché non seppe reggere il dolore. Ma Moroello era proprio tra quei cavalieri e sfoggiava il vessillo e i colori nemici in segno di spregio nei loro confronti.

Una volta appresa la notizia della morte della sua amata, compì lo stesso, tragico gesto. Da quel giorno la sua anima non ha ancora trovato pace e vaga sotto forma di fantasma alla ricerca della sua amata.

Una gita in un luogo straordinario

Dopo l’apertura al pubblico, il Castello di Bardi è diventato un luogo organizzato, dove si organizzano visite per le scuole, eventi per la popolazione e piani specifici per i turisti.

Nei luoghi adiacenti si possono trovare interessanti siti archeologici e vari musei. Il Castello di Bardi, quindi, è un luogo ideale per trascorrere un weekend tra storia, leggenda e fantasia.

Immagini di Filippo Aneli – Opera propria per Wikimedia commons

© Riproduzione Riservata