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Roma, 5 appuntamenti con l’arte e la cultura nel fine settimana

Il fine settimana è arrivato. Andiamo a scoprire 5 imperdibili appuntamenti romani con arte e cultura, dal Museo delle Illusioni alla pittura di Guillaume Rossignol.

Con l’arrivo del fine settimana sopraggiunge anche la solita domanda su cosa si possa fare di diverso, per spezzare la monotonia e svagarsi un po’. Oggi vi portiamo a Roma, con degli appuntamenti imperdibili che vi catapulteranno nel mondo dell’arte e della cultura. Ecco 5 imperdibili appuntamenti romani da tenere in considerazione questo weekend!

5 appuntamenti con arte e cultura a Roma

“Museo delle Illusioni”, presso la via Merulana n.17

Fra gli imperdibili appuntamenti per trascorrere un interessante fine settimana a Roma non può mancare una visita al Museo delle Illusioni, appena inaugurato nella sede di via Merulana n.17. Roma è la seconda città italiana, dopo Milano, ad avere uno spazio del genere, dove è possibile sbizzarrirsi con la fantasia, sperimentare, ridere, riflettere su cosa sia la realtà e su quanti modi esistano per manipolarla. Gli ologrammi, le nuovissime tecnologie che supportano l’esperienza, e stanze che lasciano gli spettatori a bocca aperta per lo stupore, sono solo alcune delle oltre settanta attrazioni presenti al Museo delle Illusioni. 

XXI Festival internazionale di Musica e Arte Sacra

Per gli amanti della musica e dell’arte sacra, invece, segnaliamo la presenza a Roma, questo fine settimana e i primi giorni della settimana prossima, la XXI edizione del Festival internazionale di Musica e Arte Sacra

Tutti gli eventi musicali di questa manifestazione sono dedicati al connubio tra creazione artistica ed esperienza spirituale. In un contesto del tutto straordinario come le Basiliche Papali di Roma, complessi musicali celebri quali i Wiener Philharmoniker eseguono pagine eccelse tratte dalla letteratura musicale di tutti i tempi. L’ambizioso progetto portato avanti dal Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra ha raccolto vasti consensi a livello internazionale. L’Orchestra Filarmonica di Vienna, entusiasta dell’idea, ha dato la propria disponibilità come orchestra residente.

“Philippe Colbert. The Lobster Empire”, in Via Vittorio Veneto

Dopo il grande progetto di arte pubblica che ha trasformato via Vittorio Veneto in una galleria d’arte a cielo aperto, portando nella strada simbolo della Dolce Vita il suo “Lobster Empire” – l’installazione di sculture aragoste di grandi dimensioni in corso fino a gennaio – l’artista britannico Philip Colbert ritorna a Roma con la sua mostra personale The Lobster Empire, che ospita i suoi lavori più famosi ed amati,  presso il presso il Complesso di San Salvatore in Lauro, in programma dal 9 novembre 2022 fino all’8 gennaio 2023. 

“Jonas Mekas. Images are real”, presso il Mattatoio

Il quarto appuntamento che vi suggeriamo per il vostro weekend a Roma è “Jonas Mekas. Images are real“, una mostra promossa da Roma Culture e dall’Azienda Speciale Palaexpo con la partnership del Lithuanian Culture Institute e dell’Ambasciata della Repubblica di Lituania a Roma. L’esposizione guarda in retrospettiva alla sessantennale attività di Jonas Mekas (Biržai 1922 – New York 2019) dentro e oltre la storia del cinema d’avanguardia.

Attraverso un’ampia selezione di opere che va dagli anni Sessanta fino alla fine degli anni Dieci del nostro secolo, il progetto espositivo si propone di leggere il lavoro del filmmaker lituano come un viaggio dantesco che dall’inferno della Storia porta alla felicità grazie a un esercizio filmico quotidiano. Il catalogo edito da CURA espanderà questo percorso approfondendo l’intreccio tra arte e realtà nell’opera di Mekas.

“Guillaume Rossignol. Oltre il tempo”, presso il Centro Santa Maria del Carmine

Infine, vi segnaliamo una splendida mostra inaugurata lo scorso 5 novembre al Centro Santa Maria del Carmine di Roma, una retrospettiva dedicata al grande artista Guillaume Rossignol  e patrocinata dall’Institut Français. 

Il progetto di mostra Oltre il tempo propone una serie di opere pittoriche con tecniche e soggetti vari, dagli ulivi ai paesaggi fino alla figura umana. Il fil rouge del percorso è il nostro modo di percepire il tempo, che l’artista indaga sia su un piano soggettivo che condiviso.

L’elaborazione dei quadri stessi, alcuni dei quali hanno richiesto oltre 20 anni di lavoro, ha infatti rappresentato l’inizio della riflessione sul rapporto tra l’artista e la dimensione temporale odierna, che risulta accelerata, tanto da privare la creazione artistica di un elemento fondamentale, il tempo appunto.

Il secondo punto di vista sulla percezione del tempo è di carattere esistenziale e riguarda il modo in cui la nostra costante attività mentale ci induca a vivere in una realtà in cui passato e futuro rivestono un ruolo predominante rispetto alla semplice percezione di quanto accade nel presente. Solo occasionalmente questa attività mentale perde di intensità o si sospende, permettendoci di esperire la realtà in modo del tutto diverso. È in questi momenti, in cui la dimensione temporale creata dalla nostra mente perde di pregnanza, che sembra possibile intuire che vi è molto altro oltre il tempo.

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