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Riapre il Museo Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” di Sassari

Dopo quasi 4 anni di lavori, il Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico “Giovanni Antonio Sanna” di Sassari riapre finalmente al pubblico, in una veste più moderna, funzionale e accessibile.

Lo scorso 3 agosto ha finalmente riaperto al pubblico il Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico “Giovanni Antonio Sanna” di Sassari, rimasto chiuso per quasi 4 anni, in cui ristrutturazioni e lavori di messa a nuovo si sono susseguiti per offrire un luogo più moderno, funzionale e accessibile ai cittadini sardi e ai turisti che ogni anno arrivano sull’isola per trascorrere qualche giorno di vacanza. 

Il Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico “Giovanni Antonio Sanna”

Il Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico è la principale istituzione culturale della Sardegna. Il suo nome deriva da Giovanni Antonio Sanna, imprenditore e politico sassarese. È stato fondato nel 1931 e presenta una collezione di dipinti e vari reperti archeologici, che raccontano con minuzia la storia della Sardegna e dei popoli che l’hanno abitata.

Il Museo Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” è l’attrazione principale di Sassari, la seconda città più grande della Sardegna. Il museo fu costruito negli anni ’70 dell’Ottocento, ma il senatore italiano Giovanni Antonio Sanna, che donò la propria collezione alla struttura, aveva dato un nuovo impulso al suo sviluppo negli anni ’30. Il Museo Sanna conserva reperti dal paleolitico fino al medioevo. Qui si possono trovare anche collezioni di dipinti e altre opere d’arte di artisti nazionali.

Mostre del Museo Sanna

Il Museo Sanna di Sassari è noto per le sue collezioni archeologiche, i cui reperti sono esposti in sette sale e raccontano alcuni periodi storici, ovvero:

  • Paleolitico inferiore – 450mila anni fa e fino alla nascita della civiltà dei costruttori di nuraghi.
  • Santuari e necropoli prenuraghesi – Monte d’Accoddi con corredi funerari degli antichi sardi.
  • La mostra che illustra il periodo dei nuraghe comprende armi, bracciali, statuette a forma umana e animale (i cosiddetti bronzetti).
  • Reperti di origine etrusca e greca, rinvenuti negli insediamenti sardi.
  • La sala romana è dedicata alle città che i romani hanno costruito sull’isola. Qui puoi conoscere le opere in ceramica, le armi romane e gli oggetti per la casa, gli accessori per il mosaico e le sculture.
  • Il Salone del Medioevo propone opere d’arte e artigianato etnico in stile sardo.

Nel 2000 è stato aperto un nuovo padiglione per mostre d’arte contemporanea.

Oltre ai reperti archeologici, il Museo Nazionale “Giovanni Antonio Sanna” possiede collezioni d’arte con i suoi dipinti di artisti europei e italiani dal Rinascimento e fino al XX secolo. All’interno si trovano anche abiti religiosi, mobili, stoviglie, oggetti di fantasia, crocifisso in avorio, oggetti in argento e un trono in stile rococò.

via: MuseoSannaSassari

La riapertura del Museo

La riapertura del Museo rientra in un più ampio piano di valorizzazione. Lo storico museo sassarese, uno dei più importanti della Sardegna, è stato sottoposto in questi anni, a importanti interventi di recupero e allestimento che hanno permesso di riorganizzare, riqualificare e valorizzare gli spazi e i percorsi di visita con l’esposizione di nuovi reperti e delle collezione: dalla preistorica a quella romana, da quella etnografica a quella fenicio-punica.

Un momento di grande sinergia che ha visto operativi i diversi uffici del Ministero della cultura: il Segretariato regionale con un progetto di riqualificazione del Museo e l’allestimento della sala principale del Padiglione Castoldi, iniziato nel 2016, con la direzione scientifica di Gabriella Gasperetti e il progetto di allestimento del gruppo di lavoro coordinato da Francesca Condò che ha mirato a restituire visibilità alle collezioni e alle origini del museo oltre che a indicare un nuovo possibile assetto generale, e la Direzione Regionale Musei, che ha avviato un piano di lavoro per l’allestimento temporaneo dell’intero museo, restituendo alla città i reperti più importanti del Museo Sanna.

Un’idea progettuale totalmente innovativa che vedrà l’avvio di numerose iniziative con il coinvolgimento di scuole, associazioni no profit e Università, per una co-programmazione e co-progettazione delle future attività del Museo, che diventerà uno spazio sempre più partecipato ed inclusivo, la “casa” della città. Hanno partecipato all’inaugurazione: il Direttore Generale Musei del MiC, Massimo Osanna; la Direttrice della Direzione Regionale Musei Sardegna, Luana Toniolo; il Segretario regionale, Patricia Olivo e la Direttrice del Museo, Elisabetta Grassi.

photocredits: Sailko

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