MILANO – 52 vele rosso fuoco hanno solcato e solcheranno ancora il blu della laguna di Venezia: sto parlando della spettacolare e monumentale Red Regatta ideata dall’artista americana Melissa McGill.
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La Red Regatta
L’incredibile Red Regatta ha lasciato a bocca aperta tutti quelli che il 30 giugno si trovavano a Venezia. L’artista americana 53enne Melissa McGill (con l’auito della curatrice Chiara Spangaro) è la fautrice di questa performance artistica unica nel suo genere che ha contribuito a rendere ancora più speciale la 58° edizione della Biennale di Venezia. In questo contesto, l’imponente progetto di arte pubblica Red Regatta assume un significato molto particolare: in primo luogo, coinvolgendo le imbarcazioni tipiche della Serenissima, ha lo scopo di celebrare la storia marittima di Venezia, dove peraltro la McGill vi abitò, e in secondo luogo pone l’accento sul suo futuro incerto a causa del cambiamento climatico e del turismo di massa che col passare del tempo rischiano di distruggerla.
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Proprio per queste ragioni è stato scelto il colore rosso per dipingere le vele delle navi: Melissa McGill si è data così un bel da fare e ha dipinto a mano più di 52 vele e tutte di un rosso differente, che simboleggiano la forza della vita e della passione, l’urgenza alle tematiche prima citate e Venezia stessa che in questa Regatta trova un rimando alla sua bandiera, ai suoi mattoni in terracotta e ai suoi maestri pittori come Tintoretto, Tiziano e tanti altri. Una monumentale e pacifica esibizione questa Regatta che ha visto uniti per una causa comune quasi 300 collaboratori tra cui i proprietari delle barche, capitani, equipaggi, tecnici e studenti che insieme hanno dato origine a questa coreografica performance artistica.
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Le ultime due regatte
L’imprescindibile rapporto tra il mare e Venezia e il pericolo che quest’ultima possa diventarne vittima se non si inizia a cambiare il punto di vista in un’ottica di miglioramento ambientale e sociale, sono tutte tematiche a cui la McGill è molto legata e proprio per questa ragione ha voluto che questo grido d’allarme che mirabilmente diventa anche una grande celebrazione di questa secolare città riecheggi ancora per 2 volte, nelle ultime 2 regate (delle 4 totali) che solcheranno le acque di Venezia l’1 e il 15 settembre.
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Per ammirare nel modo migliore questi due spettacolari eventi è meglio trovare dei punti panoramici della città, come la Punta della Dogana a San Giorgio Maggiore e la Piazza San Marco ad Arsenale e Giardini. Posizionatevi bene e tenetevi pronti per immortale con foto e video questa regata artistica che vede il rosso fuoco delle vele scontrasi con il blu del mare creando un pittorico e suggestivo scenario da cui emerge la forte diatriba tra terra e mare, tra umanità e natura e tra l’artificialità della secolare storia di Venezia e il suo naturale futuro incerto.
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