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Michelangelo Pistoletto, “Per vivere in armonia dobbiamo creare il terzo paradiso”

Così il Maestro Michelangelo Pistoletto, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai3, ha sottolineato l'importanza di mettere in equilibrio natura e artificio per creare il terzo paradiso, "larmonia che ci permette di sopravvivere"

Il Maestro Michelangelo Pistoletto ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa domenica 29 gennaio su Rai3: “Nel mondo tutto funziona per dualità, ma le dualità non stanno ferme, si uniscono e producono un terzo elemento che non esisteva. Questa è la ‘formula della creazione’ che combina due elementi separati e li unisce creando qualcosa che non esisteva. Da questa dualità però, al centro, possono nascere anche i mostri: per questo bisogna imparare a prendere poi il mostro e metterlo sul primo cerchio, prendere la virtù e metterla nell’altro cerchio e ritrovare l’equilibrio e l’armonia, quelli che possono portare a una vera e propria società umana, che non abbiamo ancora conquistato.” 

Il terzo paradiso di Michelangelo Pistoletto

“Il concetto di ‘terzo paradiso’ nasce dall’idea che sia esistito un primo tempo dell’umanità, quando l’umanità era totalmente integrata nella natura. Poi è nato invece un secondo paradiso, in cui l’intelligenza umana ha sviluppato il mondo artificiale, che ha portato grandi progressi e meraviglie, ma da allora stiamo degradando definitivamente il mondo. A questo punto dobbiamo prendere la responsabilità di mettere in equilibrio il primo paradiso, la natura, e il secondo paradiso, l’artificio, e al centro creare il terzo paradiso: l’equilibrio e l’armonia che ci permetteranno di sopravvivere.”

Il futuro dell’arte non è nei musei

“Il futuro dell’Arte è anche nei musei, ma i musei devono rendersi conto che non possono rimanere cristallizzati nel tempo, devono vivere il tempo attuale. Ho esposto al Louvre, per esempio, nei vari ambiti del museo c’erano opere mie che non solo riflettevano il passato delle opere presenti ma riflettevano anche il presente: gli spettatori sono diventati parte dell’azione artistica del Louvre. Il tempo dei quadri specchianti conquista anche il passato.”

Michelangelo Pistoletto

Michelangelo Pistoletto è uno dei più grandi artisti italiani viventi. Balzato alla fama mondiale negli anni Sessanta come esponente dell’arte povera, il suo è un percorso artistico del tutto particolare, non privo di repentini cambiamenti stilistici e semantici.

Filo conduttore di buona parte della sua opera è l’idea di trasformazione, espressa come un movimento dialettico in tre tempi (passato-presente-futuro, stato iniziale-opposizione-superamento, ecc). Lo potremmo quasi definire l’artista del cambiamento. Pistoletto si impegna da anni per riavvicinare e integrare l’arte nella società. Nel 1998 ha fondato in quest’ottica a Biella la Cittadellarte, un luogo di incontro e relazione, un laboratorio creativo di propagazione del cambiamento ai vari ambiti della società. Una porta d’accesso al terzo paradiso.

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