Sei qui: Home » Arte » Perché la Gioconda si trova in Francia?

Perché la Gioconda si trova in Francia?

Per molti è colpa di Napoleone e sono in tanti a pensare che l'abbia rubata durante la campagna d'Italia... ma è davvero così?

La Gioconda: quadro misterioso e circondato da mille teorie. Una tra le tante è al centro del dibattito attuale e riguarda la sua patria adottiva: la Francia. Sono in tanti a chiedersi perché la Gioconda sia a Parigi. Per molti è colpa di Napoleone e sono in tanti a pensare che l’abbia rubata durante la campagna d’Italia… ma è davvero così? Nel 2016 a seguito della Missione Monna Lisa di Vittorio Sgarbi in tanti sono tornati a dissertare attorno al perché il celebre ritratto di Da Vinci si trovi al Louvre. Un quesito riemerso dopo la vittoria della nazionale francese di calcio ai mondiali di Russia 2018. In quell’occasione il profilo ufficiale del Museo del Louvre ha twittato il fotomontaggio della celebre Gioconda con indosso la maglia dei neo-campioni del mondo.

La Gioconda, misteri e curiosità sull'opera più famosa di Leonardo

La Gioconda, misteri e curiosità sull’opera più famosa di Leonardo

A raccontarci le ragioni della fama universale della Gioconda, è il noto critico d’arte Luca Nannipieri, autore dei libri “Raffaello” e “Capolavori rubati” pubblicati da Skira

LA GIOCONDA IN FRANCIA

Come tutti ben sanno fu Leonardo stesso a portare con sé la Gioconda in Francia e che questa fu acquistata, assieme ad altre opere, da Francesco I. Il dipinto si trova in Francia fin dal 1517, come dimostra uno scritto del canonico Antonio de Beatis, segretario del cardinale Luigi d’Aragona, che annotò nel suo diario l’incontro tra Leonardo da Vinci e Luigi d’Aragona. Secondo alcuni fu lo stesso Leonardo a darla a re, per altri fu il suo allievo Gian Giacomo Caprotti, detto il Salai, a mediare la vendita dopo la morte del pittore toscano.

NAPOLEONE

Non è stata rubata quindi da Napoleone a differenza di come alcuni ancora oggi ritengono. C’è però un forte legame con Bonaparte, innanzitutto pare che amasse così fortemente la Gioconda tanto da metterla nella camera della moglie Josephine e poi il Louvre che all’epoca si chiamava Musée Napoléon. 

© Riproduzione Riservata