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A Parigi riapre il Louvre. Da oggi si può ammirare la Gioconda quasi in solitudine

Con gli ingressi scaglionati, è possibile fare l’esperienza di ritrovarsi soli davanti alla Gioconda o alla Venere di Milo, una cosa che prima era impensabile

Il più grande e visitato museo al mondo è stato anche il primo a chiudere, quando i dipendenti votarono per la chiusura. Tre mesi e mezzo dopo il Louvre riapre ed è un segnale importante, anche se la normalità è ancora lontana.

Il direttore

“Sono davvero felice di tornare ad accogliere i visitatori, un museo è fatto per questo», dice il direttore del Louvre, Jean-Luc Martinez al Corriere della Sera. “Abbiamo consacrato la nostra vita all’arte e il nostro obiettivo è condividere questa passione. Finalmente possiamo tornare a farlo”. Gli accessi sono stati contingentati, la prenotazione online è obbligatoria. “Oggi hanno prenotato 7000 persone, di solito ne riceviamo 30 mila al giorno”. La chiusura dovuta al Covid-19 ha fatto perdere al Louvre ricavi per 40 milioni di euro.

I visitatori

I visitatori sono entrati nella Piramide attraverso un percorso su tre file studiato per garantire il distanziamento sociale. Il 75% dei visitatori abituali provengono dall’estero. Per adesso stanno tornando i francesi e gli europei, ma americani e asiatici sono ancora assenti.

Le sale

Il Louvre è riaperto al 70 per cento, comprese le sale più popolari come quella della Gioconda. Si possono vedere le opere più celebri, come la Vittoria di Samotracia, la Zattera della Medusa, o i reperti dell’Antico Egitto, e in condizioni diverse dal solito- “All’inizio o alla fine della giornata, con gli ingressi scaglionati, è possibile fare l’esperienza di ritrovarsi soli davanti alla Gioconda o alla Venere di Milo, una cosa che prima era impensabile”, dice Martinez. I visitatori devono comunque seguire le frecce blu sul pavimento, un percorso obbligato che non consente di tornare indietro a rivedere un’opera già contemplata.

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