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La mostra “Haiku-Domenica Regazzoni” alla Galleria Immaginaria di Firenze

La Galleria Immaginaria di Firenze ospita la mostra "Haiku - Domenica Ragazzoni", un percorso artistico tra Italia e Oriente, ispirato alla poetica giapponese dell'haiku

La Galleria Immaginaria di Firenze ospita fino al 7 novembre 2024 la mostra Haiku – Domenica Regazzoni, un evento dedicato alle opere dell’artista italiana che trae ispirazione dall’arte poetica giapponese. La mostra “Haiku – Domenica Regazzoni” offre un’opportunità unica di immergersi in un mondo di colori e sensazioni in cui l’arte visiva e la poesia si intrecciano, evocando emozioni delicate e profonde.

La mostra rappresenta non solo un omaggio alla poesia giapponese, ma anche un’esplorazione artistica profonda che invita lo spettatore a rallentare, a cogliere il non detto e a percepire il fluire del tempo e della natura. Attraverso una combinazione sapiente di materiali e tecniche, Regazzoni riesce a creare opere che vanno oltre il semplice impatto visivo, offrendoci una dimensione intima e riflessiva. La scelta dell’haiku come filo conduttore è particolarmente significativa: questa forma poetica, con la sua brevità e semplicità apparente, richiede un livello di consapevolezza e di sensibilità che l’artista traduce in immagini, colori e texture, restituendo al pubblico un senso di sospensione e meditazione.

Haiku – Domenica Regazzoni non è soltanto una mostra da vedere, ma da vivere e da sentire: un’esperienza estetica che tocca corde profonde, dove l’arte diventa uno strumento di riflessione e contemplazione, invitandoci a fermarci, a osservare e a trovare bellezza ed emozione anche negli spazi vuoti e nei silenzi. Un invito, insomma, a lasciarsi trasportare dall’arte e a cogliere, proprio come in un haiku, l’essenza delle cose nel loro fugace passaggio.

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La mostra Haiku – Domenica Regazzoni

La mostra si ispira alla poetica giapponese dell’haiku, brevi componimenti poetici che racchiudono l’essenza di sensazioni fugaci e stati d’animo legati alla natura e al trascorrere del tempo. Domenica Regazzoni reinterpreta queste sensazioni creando collage polimaterici che fondono materiali differenti per dare vita a opere intense e delicate, prodotte tra la fine degli anni Novanta e il 2020. Come l’haiku, le sue creazioni comunicano emozioni con pochi elementi visivi, con una composizione che lascia ampio spazio all’immaginazione.

La mostra include anche il libro monografico “Domenica Regazzoni”, curato da Luca Beatrice e pubblicato da Allemandi. Tra le sue pubblicazioni precedenti si trovano collaborazioni con importanti figure del mondo dell’arte e della musica, come Mogol e Lucio Dalla, oltre che raccolte poetiche e saggi dedicati al suo percorso artistico.

L’arte di Regazzoni non è mai statica, ma in continuo movimento, proprio come la natura che osserva e che reinterpreta. Le sue opere, realizzate nel corso di decenni, testimoniano un percorso di ricerca artistica e spirituale, dove la musica, la poesia e la materia si fondono in una sintesi armoniosa. Ogni collage, ogni composizione sembra nascere da un ascolto profondo, un dialogo silenzioso con il mondo esterno e con il proprio universo interiore. I frammenti di carta, stoffa o colore diventano metafore delle emozioni, dei pensieri e dei ricordi, che si ricompongono in un linguaggio visivo che parla direttamente all’anima dello spettatore.

La mostra offre dunque un’occasione rara per entrare in contatto con un’arte che va oltre il visibile, che si nutre di suggestioni poetiche e musicali e che ci invita a riscoprire la bellezza della natura e delle piccole cose. Firenze, con la sua lunga tradizione artistica e culturale, diventa lo sfondo perfetto per questa esposizione, che dialoga idealmente con il patrimonio artistico della città, ma al contempo ci proietta verso l’Oriente, verso un universo culturale lontano ma profondamente affine a quello dell’artista.

L’Haiku di parole e colori

Secondo le parole dell’artista stessa: “L’haiku è una manciata di parole e di colori in cui non conta tanto ciò che viene detto, quanto ciò che si cela dietro”. Questa frase descrive perfettamente il modo in cui Regazzoni approccia l’arte: ciò che è implicito, ciò che non viene espresso, gioca un ruolo centrale nelle sue opere. L’artista spiega che la poesia giapponese l’ha aiutata a raccogliere frammenti del suo lavoro e a ricomporli in nuove emozioni, creando un legame profondo tra la pittura, la scultura e la musica.

La pratica artistica di Domenica Regazzoni combina una forte manualità con un processo di rielaborazione continua. La sua arte si estende oltre la pittura tradizionale, integrando elementi di scultura, musica e poesia. In particolare, l’artista è nota per lasciarsi ispirare dalle suggestioni musicali, un tema che ricorre spesso nelle sue creazioni. I colori, i materiali e le forme utilizzate nella mostra “Haiku” evocano sinfonie visive che rimandano all’armonia della natura e del tempo.

Un percorso artistico tra Italia e Oriente

Domenica Regazzoni ha iniziato il suo percorso artistico negli anni Settanta, esplorando sia la figurazione che l’astrazione. Le sue opere spaziano tra pittura, scultura e installazioni, e molte delle sue mostre hanno preso ispirazione dal mondo della liuteria e dalla poesia Haiku. La sua carriera l’ha portata a esporre in Cina e Giappone, sviluppando un legame profondo con l’Estremo Oriente, che si riflette nelle sue creazioni.

 

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