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La mostra di Giorgio De Chirico arriva a Palazzo Reale

Il genio di Giorgio De Chirico arriva al Palazzo Reale di Milano con una mostra incredibile e ricca di opere, per conoscere l'artista della metafisica

Davanti ai quadri di Giorgio De Chirico si provano sensazioni forti e contrastanti. Guardando i suoi celebri manichini situati in un’ambientazione che pare fuori da ogni senso del tempo, metafisico, si può essere sopraffatti dal suo incredibile genio, oppure toccati da malinconia e angoscia. Il 25 settembre apre a Palazzo Reale la grande mostra su Giorgio De Chirico, che attraverso un centinaio circa di capolavori ricostruisce l’irripetibile carriera dell’artista. Le sale di Palazzo Reale a Milano, a distanza di quasi cinquant’anni dalla personale del 1970, tornano a ospitare l’opera di de Chirico in una straordinaria retrospettiva curata da Luca Massimo Barbero, promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, da Palazzo Reale, da Marsilio e da Electa, in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.

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De Chirico

L’arte deve creare sensazioni sconosciute in passato; spogliare l’arte dal comune e dall’accettato… sopprimere completamente l’uomo quale guida o come mezzo per esprimere dei simboli, delle sensazioni, dei pensieri, liberare la pittura una volta per tutte dall’antropomorfismo… vedere ogni cosa, anche l’uomo, nella sua qualità di cosa.

Cento opere di De Chirico

Un percorso espositivo fatto di confronti inediti e accostamenti irripetibili che svelano il fantasmico mondo di una delle più complesse figure artistiche del XX secolo. L’esposizione offre la chiave d’accesso a una pittura ermetica che affonda le sue radici nella Grecia dell’infanzia, matura nella Parigi delle avanguardie, dà vita alla Metafisica che strega i surrealisti e conquista Andy Warhol e, infine, getta scompiglio con le sue irriverenti quanto ironiche rivisitazioni del Barocco.
Il cospicuo corpus di opere in mostra proviene da importanti musei internazionali tra i quali la Tate Modern di Londra, il Metropolitan Museum di New York, il Centre Pompidou e il Musée d’Art Moderne de la Ville di Parigi, la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea (GNAM) di Roma, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia, The Menil Collection di Huston e il MAC USP di San Paolo in Brasile. Numerose sono anche le istituzioni milanesi: il Museo del Novecento, la Casa Museo Boschi di Stefano, la Pinacoteca di Brera e Villa Necchi Campiglio.
Suddivisa in otto sale, l’esposizione procede per temi pensati secondo accostamenti inediti e confronti originali come in una catena di reazioni visive che, come scriveva de Chirico nel 1918, rincorrono “il demone in ogni cosa […] l’occhio in ogni cosa [perché] Siamo esploratori pronti per altre partenze”.

 

11. combattimento gladiatori 1

 

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