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Una mostra sulla contemporaneità dell’arte di Canova

E' stata inaugurata la mostra "Canova tra innocenza e peccato" presso il Mart di Rovereto. Un'esperienza sulla contemporaneità dello scultore

Ha inaugurato la mostraCanova tra innocenza e peccato” pensata in occasione dei duecento anni dalla morte del grande scultore italiano. L’esposizione al Mart di Rovereto, nata da un’idea di Vittorio Sgarbi,  sarà visitabile fino al 18 aprile 2022.

La mostra

In occasione del secondo centenario della morte dell’artista, il Mart celebra l’eredità di uno dei più importanti maestri della scultura di tutti i tempi: Antonio Canova (1757 – 1822). Una grande esposizione esplora l’attualità della sua opera nei linguaggi contemporanei, dalla fotografia alle esperienze scultoree più recenti, mettendo in luce nessi, dialoghi, continuità e contrapposizioni. In eposizione circa 200 opere che spaziano dall’Ottocento ai giorni nostri, tra cui capolavori di Robert Mapplethorpe, Helmut Newton, Irving Penn, Edward Weston, Joel-Peter Witkin. “Canova tra innocenza e peccato” è un progetto curato da Beatrice Avanzi e Denis Isaia e ideata dal critico Vittorio Sgarbi.

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Antonio Canova

Antonio Canova nacque a Possagno, vicino a Treviso, il 1° novembre del 1757. Dimostrando fin da subito una dote eccezionale per la scultura, nel 1768 viene mandato a condurre il proprio apprendistato a Venezia, dove frequenta studi di scultori oltre alla Pubblica Accademia del Nudo e dove realizza le sue prime opere che gli danno in breve una certa notorietà nell’ambiente artistico locale. Da qui prese il via la maestria del più grande scultore della corrente neoclassica. La sua arte sarà apprezzata e richiesta da mecenati e case regnanti dell’intera Europa. Canova con la sua mano inimitabile, riesce a riportare la bellezza dell’arte classica nella contemporaneità e a regalare emozioni completamente nuove dando espressioni vive alle sue opere.

 

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