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LibriBianchi, come leggere un libro senza parole

Libri veri, bianchi, ingessati, senza testo che dicono più di tante parole. Sono i LibriBianchi, le opere d'arte che da sole raccontano poesie

A volte non sono necessarie le parole per comprendere la grandezza e il valore di un libro. L’artista Lorenzo Perrone, insieme a sua moglie Simona, con le sue creazioni LibriBianchi vuole proprio dimostrare questo: infatti le sue sculture sono libri veri piegati, ingessati, o fusi con il bronzo, ornati, decorati e completamente bianchi. Le parole non sono cancellate, bensì sono coperte con del gesso e della tempera bianca con l’intenzione di universalizzare e rendere assoluto l’oggetto libro. I libri in questo modo diventano materia prima.

In occasione di Bookcity 2019, la grande manifestazione letteraria che coinvolge ogni aspetto del mondo del libro e prende piede in ogni quartiere della città di Milano, siamo andati a visitarli.

LibriBianchi

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I LibriBianchi, i libri senza parole

Uno studio bianco, ricco di libri in ogni angolo, alle pareti, sui tavoli e sul pavimento. Sono le opere d’arte di Lorenzo Perrone, l’artista che si è interrogato sul valore e significato dei libri e ne ha voluto dare una lettura personale. Infatti Lorenzo prende i libri che le persone non vogliono più e dà loro una nuova vita, trasformandoli in piccole e concrete poesie “senza parole”. Li ingessa, li ricopre di vernice, celandone le parole, non per sminuire il loro contenuto, bensì per innalzare il valore stesso del libro. In questo modo il libro è un mezzo, è la materia prima.
In un mondo in cui cerchiamo continuamente di conformarci agli altri, osservare le pagine bianche di un libro può essere un modo per ritrovare se stessi” dice Simona. Ed è proprio così: non è forse vero che leggendo un libro, ognuno può darne una lettura differente a seconda del proprio stato d’animo?

 

 
 
 
 
 
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Alcuni esempi di LibriBianchi

Le piccole poesie di LibriBianchi recano con sé molti significati e ognuna di queste opere d’arte racconta da sola una storia, come per esempio un libro ingessato che ha tra le pagine del filo spinato in memoria dei campi di sterminio nazisti e della Shoah, oppure c’è un libro con dei chiodi conficcati tra le pagine. Quest’opera si chiama “Crocefissione” ed è in memoria di Giulio Regeni, martire italiano, che non ha ancora avuto giustizia. Ma sono tante le suggestioni che queste opere d’arte possono darci.
Dal 23 al 24 novembre Lorenzo Perrone esporrà allo spazio edit a Milano: per i curiosi, vi consigliamo di darci un’occhiata!

 

 
 
 
 
 
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