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Le mostre da non perdere a settembre in tutta Italia

Il mese di settembre è arrivato e con lui anche la voglia di tornare a visitare mostre e musei nelle nostre città

Il mese di settembre è arrivato e con lui anche la voglia di tornare nei musei delle nostre città. Ma se non avete la più pallida idea di cosa andare a vedere, ecco allora una guida sulle mostre da vedere a settembre. 

Monet e gli Impressionisti

Per la prima volta il Marmottan Monet di Parigi, la “casa dei grandi Impressionisti”, presta un intero corpus di opere. In arrivo a Palazzo Albergati a Bologna, Monet, ma anche Manet, Renoir, Degas, Corot, Sisley, Caillebotte, Morisot, Boudin, Pissarro e Signac. In tutto 57 capolavori dalle celeberrime Ninfee a “scoperte” come il Ritratto di Berthe Morisot distesa, mai usciti dal Musèe francese (29 agosto – 14 febbraio).

Raffaello Sanzio

Dopo il successo della mostra alle Scuderie del Quirinale, proseguono le celebrazioni per i 500 anni dalla scomparsa del “divin pittore”. A Urbino, la sua città, ultime settimane per Raphael Ware. I colori del Rinascimento alla Galleria Nazionale delle Marche (fino al 27 settembre), Baldassarre Castiglione e Raffaello. Volti e momenti di Corte a Palazzo Ducale e Raffaello Una mostra impossibile al Collegio Raffaello (fino all’1 novembre). Tra i nuovi appuntamenti, Fondazione CariPerugia Arte racconta Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia a Palazzo Baldeschi (8 settembre – 6 gennaio). A Roma, Villa di Capo di Bove sull’Appia Antica ospita La lezione di Raffaello. Le antichità romane (18 settembre – 29 novembre).

Banksy

L’artista “senza volto” più famoso al mondo approda al Chiostro del Bramante di Roma con 90 opere e focus sulla sua attività di ricerca (8 settembre-11 aprile). Si va da Love is in the air a Girl with Balloon alle stampe per la celebre esposizione Barely Legal. Ma lo Street Artist è anche a Palermo con 100 pezzi originali in Ritratto di ignoto. L’artista chiamato Banksy al Loggiato di San Bartolomeo e Palazzo Trinacria (7 ottobre – 17 gennaio).

Ligabue e Vitaloni

Palazzo Tarasconi di Parma racconta Antonio Ligabue, tra i più originali autori del Novecento italiano, nella mostra ideata da Augusto Agosta Tota, Marzio Dall’Acqua e Vittorio Sgarbi (17 settembre – 30 maggio). Accanto a 83 dipinti e 4 sculture del Maestro di Gualtieri, anche 15 opere plastiche di Michele Vitaloni, artista con una medesima empatia verso il mondo naturale e animale.

Marc Chagall: Anche la mia Russia mi amerà

È dedicata all’influenza che la cultura popolare russa ha avuto sull’opera di Chagall, la mostra curata da Claudia Zevi che porta a Palazzo Roverella di Rovigo (19 settembre – 17 gennaio) più di cento opere con due straordinarie serie di incisioni e acqueforti dei primi anni di lontananza dalla Russia: Ma Vie e Le anime morte.

Michelangelo. Divino artista

Nessun artista come il Buonarroti può vantare d’aver frequentato due futuri pontefici da giovinetti, servito sei Papi e conosciuto mecenati della grandezza di Lorenzo il Magnifico, i reali di Francia, Francesco I di Valois e Caterina de’ Medici. E’ questo il Michelangelo della mostra curata da Cristina Acidini, con Alessandro Cecchi ed Elena Capretti, a Palazzo Ducale di Genova (8 ottobre – 24 gennaio), tra opere come la Madonna della Scala, disegni autografi, carteggi, rime, ritratti.

Van Gogh. I colori della vita

E’ lo stesso Maestro dei girasoli a raccontarsi attraverso le sue lettere al Centro Altinate San Gaetano di Padova (10 ottobre – 11 aprile). Curata da Marco Goldin, l’esposizione raccoglie 78 capolavori da decine di musei, oltre che dal Van Gogh di Amsterdam e dal Kröller-Müller di Otterlo (tra gli altri, l’Autoritratto con il cappello di feltro, Il signor Ginoux, L’Arlesiana) affiancate a una quindicina di opere di artisti a Van Gogh, in qualche modo, legati, come Millet, Gauguin, Seurat, Signac, Hiroshige e Francis Bacon.

Giambattista Tiepolo

A 250 anni dalla scomparsa, prima mostra a Milano per il Tiepolo (1696 – 1770). Curata da Fernando Mazzocca e Alessandro Morandotti alle Gallerie d’Italia – Piazza Scala a Milano (30 ottobre – 21 marzo), in partnership con le Gallerie dell’Accademia di Venezia, riunisce 70 opere anche di suoi contemporanei – come i veneti Antonio Pellegrini, Giovanni Battista Piazzetta, Sebastiano Ricci o il lombardo Paolo Pagani – dalle città che più lo videro protagonista.

Le signore del Barocco

Ovvero, Artemisia Gentileschi ma anche Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani, Fede Galizia, tutte rimaste nell’ombra fino a pochi decenni fa e ora protagoniste a Palazzo Reale a Milano con una mostra che ne riscopre arte e vite (3 dicembre-11 aprile). Aggiungendo nuovi nomi alla lista di talenti al femminile da conoscere assolutamente.

 

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