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L’arte contemporanea rilegge l’Orlando Furioso

Con oltre cinquanta tra i più grandi artisti contemporanei, tra pittori, scultori, fumettisti, illustratori e fotografi, la mostra di Palazzo Magnani si propone di leggere e reinterpretare in chiave contemporanea l'immaginario di Ludovico Ariosto...

In occasione del 540° anniversario della nascita di Ludovico Ariosto, Reggio Emilia ne celebra il genio visionario con la mostra ”L’Orlando Furioso: incantamenti, passioni e follie. L’arte contemporanea legge l’Ariosto”, che dal 4 ottobre 2014 all’11 gennaio 2015 farà rivivere le imprese e gli amori dei valorosi cavalieri che animano l’indiscusso capolavoro dell’autore

MILANO – Con oltre cinquanta tra i più grandi artisti contemporanei, tra pittori, scultori, fumettisti, illustratori e fotografi, la mostra di Palazzo Magnani si propone di leggere e reinterpretare in chiave contemporanea l’immaginario di Ludovico Ariosto, nato a Reggio Emilia nel 1474 e morto a Ferrara nel 1533, celeberrimo autore dell’Orlando Furioso.

LA MOSTRA – In campo letterario l’opera gode di enorme fortuna dal 1532, è il poema cavalleresco per eccellenza, tutt’ora studiato da milioni di studenti nel mondo. E anche nell’arte l’Orlando Furioso è stato fonte di ispirazione per numerosi artisti, da Tiziano a Guido Reni fino a Ingres, così come nell’illustrazione moderna e contemporanea e nel cinema. La mostra reggiana, a quarant’anni dalle celebrazioni del cinquecentesimo anniversario nel 1974, della nascita dell’Ariosto, prende il via da queste premesse e presenta alcune opere successive, quali ad esempio le immagini scattate da Luigi Ghirri nel Mauriziano.

Partendo dalla preziosa collezione delle edizioni del Furioso di proprietà della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, si susseguono le suggestioni esercitate dalla sua figura e dall’atmosfera, e soprattutto da specifici episodi del poema su alcuni importanti artisti contemporanei, italiani e stranieri: da pittori e scultori quali Valerio Adami, Tullio Pericoli, Hidetoshi Nagasawa, Gao Xingjian, Franco Vaccari, Claudio Parmiggiani, Pat Andrea, agli illustratori Lorenzo Mattotti, Gianluigi Toccafondo, Giuseppe Camuncoli, Matteo Casali, Paolo Bacilieri, Tuono Pettinato, Francesca Ghermandi, e la proposizione di parte della saga di Alejandro Jodorowsky sui “metabaroni”, i guerrieri perfetti, di alcune tavole di Guido Crepax, Sergio Toppi, Grazia Nidasio, fino a fotografi come Marco Bolognesi, Nino Migliori e Vittore Fossati.

 

26 settembre 2014

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