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Jane Burden, la sensuale musa divisa fra Morris e Rossetti

Come musa non poté non finire nel vortice sentimentale della Confraternita sposando Morris e amando l'inafferrabile Dante G. Rossetti.

MILANO – Jane Burden è la donna dai capelli corvini che buca la tela dei quadri Preraffaelliti. Il suo fascino sensuale – opposto a quello etereo di Lizzie Siddal – la rese fin da subito una delle icone dei pittori londinesi. Come musa non poté non finire nel vortice sentimentale della Confraternita sposando William Morris e amando l’inafferrabile Dante G. Rossetti.

GLI ESORDI – Scoperta a una rappresentazione teatrale da Rossetti diventò una delle modelle favorite del caposcuola e una vera ossessione, soprattutto dopo la morte della moglie Lizzie. Inizialmente titubante a posare fu convinta dal celebre artista, vittima del suo fascino irresistibile. Si instaurò così fra loro una collaborazione che andava oltre l’arte causando un’insopportabile sofferenza alla poetessa Lizzie. Nel 1859 Jane si sposò però con William Morris – preraffaellita della seconda generazione e tra i principali fondatori del movimento delle Arts and Crafts.

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The Day Dream, D.G. Rossetti

L’AMOUR FOU – Jane Burden fu però una delle tante amanti che contribuirono all’infelice vita matrimoniale di Elizabeth. Di umili origini – come la rivale Siddal – era colta e indipendente, questo grazie anche all’educazione ricevuta dopo le nozze. Il povero Morris soffriva molto per le scappatelle della moglie: non solo con l’adorato Rossetti ma con vari e numerosi amanti. La Burden subito impressionata dal pittore di origine italiane dovette rinunciarvi, almeno formalmente, perché impegnato con Lizzie ma alla morte della donna (suicidatasi con laudano) il loro rapporto, mai sopito, riprese vigore.

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