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Impressionismo, la nuova mostra in provincia di Varese

La mostra “Impressionisti. Alle origini della modernità” visitabile dal 29 maggio al 9 gennaio 2022 presenta le opere dei maggiori esponenti dell’impressionismo

L’impressionismo è una delle più importanti correnti artistiche di sempre. Un ponte che porta alla modernità dell’arte. A questo proposito vi segnaliamo la mostra “Impressionisti. Alle origini della modernità” che ha aperto a Gallarate, in provincia di Varese, presso il Museo Ma*Ga il 29 maggio. La rassegna ha anche ottenuto il riconoscimento della Medaglia del Presidente della Repubblica.

“Impressionisti. Alle origini della modernità”

La mostra presenta oltre 180 opere dei maggiori esponenti dell’Impressionismo, da Courbet a Pissarro, da Degas a Manet, da Monet a Renoir, da Cézanne a Sisley, a molti altri ancora, provenienti da collezioni private italiane e francesi e da alcune importanti realtà museali italiane. L’itinerario di visita si articola in una serie di sezioni, scandita dai titoli di capolavori letterari di fine Ottocento, attraverso le opere degli artisti che hanno esposto nelle otto mostre ufficiali dell’impressionismo dal 1874 al 1886, in dialogo con le arti applicate, la moda, la musica e la letteratura. Durante tutto il periodo di apertura, saranno organizzate attività di approfondimento, in presenza e online, attraverso un ricco programma di appuntamenti.

Il percorso espositivo

L’itinerario della mostra si articola in una serie di sezioni, scandita dai titoli di capolavori letterari di fine Ottocento, attraverso le opere degli artisti che hanno esposto nelle otto mostre ufficiali dell’impressionismo dal 1874 al 1886. La prima, intitolata Correspondances come la poesia, tratta da Les Fleurs du mal, si concentra sul rapporto tra uomo e natura. La seconda Le Ventre de Paris, stimola uno sguardo disincantato e diretto sulla violenza e la durezza della vita. La terza La Comedie Humaine, analizza la pratica di ritrarre i propri compagni di pittura e critici, poeti. À Rebours raggruppa gli artisti che si allontanano dall’impressionismo per seguire percorsi autonomi. La quinta La Vie Moderne rappresenta artisti capaci di rappresentare le trasformazioni sociali.

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Il progetto

La mostra è promossa da Fondazione Silvio Zanella – Museo MA*GA e dal Comune di Gallarate, con la collaborazione di RJMA Progetti culturali e Diffusione Italia International Group, con il contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, con il sostegno di Ricola, partner istituzionale del Museo, e Lamberti spa. La direzione scientifica della mostra è di Sandrina Bandera, Emma Zanella e Vincenzo Sanfo, con il contributo critico di Rosa Barovier, Paolo Castagnone, Gilles Chazal, Virginia Hill, Fiorella Minervino, Gonzalo Fernández Prieto. Gli allestimenti degli spazi museali del MA*GA, appositamente ripensati per questa occasione, sono a cura di Angelo Jelmini. Il catalogo Nomos Edizioni, a cura di Emma Zanella e Alessandro Castiglioni.

 

 

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