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I 20 collezionisti d’arte più innovativi al mondo. Parte I

Intorno agli '80-'90 i collezionisti rappresentavano un'élite del mercato artistico: grandi appassionati d'arte con a disposizione ingenti somme di denaro. Oggi, la passione per l'arte non è più la conditio sine qua non...

Oggi sono davvero numerosi i collezionisti d’arte, anche grazie all’apertura a nuovi mercati. Ma a livello mondiale, chi sono quelli davvero innovativi? La celebre piattaforma internazionale artnet ha stilato la top20 dei personaggi che detengono le collezioni più originali e a sorpresa, c’è anche un italiano: Luciano Benetton, col suo progetto ImagoMundi

MILANO – Intorno agli ’80-’90 i collezionisti rappresentavano un’élite del mercato artistico: grandi appassionati d’arte con a disposizione ingenti somme di denaro. Oggi, la passione per l’arte non è più la conditio sine qua non, poiché capita spesso che un collezionista sia solo una persona che abbia intenzione di investire i propri soldi, esattamente come farebbe con un titolo azionario. Fortunatamente però esistono delle eccezioni, e la classifica di artnet svela i 20 nomi dei collezionisti più innovativi a livello internazionale, che si distinguono dagli altri per il tipo di arte che collezionano o per il fine con cui lo fanno, che sia esso strettamente narcisistico o sociale.

Robbie Antonio. L’agente immobiliare più famoso delle Filippine, noto per aver chiesto Rem Koolhaas in persona di progettare la sua casa (cioè il primo progetto di design residenziale di Koolhaas in 15 anni), Robbie Antonio ha riempito la sua casa con opere d’arte contemporanea, tra cui il folle progetto ‘Obsession’, una serie di autoritratti che ha commissionato ad alcuni dei più rinomati artisti viventi tra cui Marina Abramović e Zhang Huan.

Maria Baibakova. Da quando nel 2008 ha aperto uno spazio temporaneo d’arte senza scopo di lucro, denominato Baibakova Art Projects in una vecchia fabbrica di cioccolato di Mosca, Maria Baibakova ha continuato ad attrarre l’attenzione. Senior advisor per il Lincoln Center for the Performing Arts, ieri è stata nominate la “Donna del Rinascimento delle Arti”.

Pedro Barbosa. Brasiliano di origini ma collezionista globe-trotter, Pedro Barbosa è famoso per essere uno dei talent scout più attivi del mondo, grazie all’aiuto del suo fido aiutante Jacopo Crivelli Visconti (curatore anche del padiglione brasiliano alla Biennale di Venezia 2007). La sua collezione spazia dai giovani artisti brasiliani come Jonathas de Andrade e Andre Komatsu, fino alle nuove scoperte come l’artista libanese Rayyaane Tabet, ma anche nomi più affermati come Tomas Saraceno, Olafur Eliasson e Wolfgang Tillmans.

Camilla Barella. Da cinque anni la coppia brasiliana Camilla ed Eduardo Barella collezionano opere d’arte disturbanti, come ammette la stessa Camilla, che comprendono ad esempio i lavori di  Ana Maria Tavares e quelli di Shilpa Gupta e Ion Grigorescu, esponenti della SP Art.

Victoria e David Beckham. Una delle coppie più famose dello star system mondiale, ma di base nel Regno Unito sono sicuramente i coniugi Beckham, che collezionano opere d’arte degli YBA (Young British Artists) intorno al tema dell’amore: Tracey Emin, Damien Hirst, Banksy, Jake e Dinos Chapman.

MENZIONE SPECIALE – Luciano Benetton, ex presidente del Benetton Group SpA, ma Presidente della Fondazione Benetton Studi e Ricerche, di Fabrica e Direttore della rivista Colors assieme all’amico e collaboratore Oliviero Toscani, è l’ideatore del progetto ImagoMundi, mostra satellite della 55. Biennale di Venezia. 2.000 lavori provenienti da tutto il mondo, piccole opere d’arte di 10x12cm per raccontare il nostro pianeta, dalla Cina a Cuba, dalla Mongolia agli Stati Uniti, passando per la Romania e l’Azerbaigian.

Christian Boros. Fondatore di un’agenzia di pubblicità, Boros vive in una delle case più anticonvenzionali del mondo: un vecchio bunker della Seconda Guerra Mondiale a Berlino, che in parte ha trasformato in una galleria privata, con opere di Olafur Eliasson, Wolfgang Tillmans, Sarah Lucas e Damien Hirst. Piuttosto diverso dagli altri collezionisti, Christian Boros e sua moglie acquistano le opere nell’anno in cui sono state create.

Monique e Max Burger. I coniugi Burger, con sede a Hong Kong, possiedono una grande collezione privata di oltre 1000 opere di 120 artisti, con un focus sull’arte euro-americana e su quella indiana.

Moises Cosio. Il produttore cinematografico di origini messicane ha creato alumnos47, una fondazione che sostiene la comunità artistica locale a Città del Messico, nonché progetti legati al cinema, ai media e alle questioni sociali.

Adrian Cheng. Presidente del New World Development, impresa e agenzia immobiliare da 16 miliardi di dollari, Adrian Cheng si è unito al mondo dell’arte col suo K11 Art Mall, un museo che mira ad aumentare la visibilità dell’arte contemporanea cinese con sedi a Hong Kong, Shanghai e Chengdu.

5 novembre 2014

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