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“Ghost saves Banksy”, la spettacolare mostra del collettivo Pepper’s Ghost

Scopriamo di più sulla spettacolare azione del collettivo Pepper's Ghost, che ha portato l’anima dell'opera di Banksy “Migrant Child” a Milano.

“Ghost saves Banksy” è un’iniziativa nata dall’innovativo gruppo Pepper’s Ghost, un collettivo di digital artists che è ormai una delle realtà emergenti del panorama internazionale e che sta contaminando il mondo della moda degli eventi e delle mostre immersive. Scopriamo di più su questa spettacolare azione dedicata al mitico street-artist che coinvolge anche Emergency e mira a sensibilizzare la collettività sul tema pressante dell’immigrazione.

“Migrant child” di Banksy 

Cominciamo parlando dell’opera oggetto dell’azione di Pepper’s Ghost. Si tratta di “Migrant child” di Banksy, opera comparsa nel maggio del 2019 a Venezia durante l’inaugurazione della Biennale. Lo stencil su parete ha subito impressionato e fatto parlare di sé. Il soggetto è un bambino, con la parte inferiore del corpo immersa nel canale, che indossa un giubbotto nautico di salvataggio e tiene sollevato il braccio destro, mentre impugna il fusto di una pianta da cui esala una sorta di fumo rosa.

“Migrant child”, che sorge a poca distanza dalla carcassa della nave affondata nel 2015 al largo delle coste libiche ospitata nel complesso dell’Arsenale e si trova nel cuore di una delle città più turistiche del mondo, dove ogni giorno arrivano navi da crociera e panfili di ogni dimensione, riflette sul grande tema dell’immigrazione clandestina, sull’enorme divario che esiste fra i ricchi e i poveri, sul dolore dello sradicamento forzato dalla propria terra, sulla condizione terribile che interessa milioni di donne, uomini e bambini. 

Ghost saves Banksy

L’azione di Pepper’s Ghost è nata lo scorso marzo, quando, volendo ancora una volta puntare i riflettori su una grande tematica etica e sociale, il collettivo ha proceduto con la prima esperienza al mondo di Digital Street Art. Con “Ghost over Banksy”, Pepper’s Ghost ha creato un’azione silenziosa, notturna e soprattutto non annunciata, attraverso cui “Migrant child” ha letteralmente preso vita, grazie a luci e spettacolari animazioni. 

Poco dopo, il collettivo ha fatto nuovamente visita all’opera di Banksy nel cuore della notte, in piena Biennale, e ha purtroppo constatato le condizioni sempre più precarie del muro su cui si staglia una delle sole 3 opere italiane dello street artist più celebre del pianeta. La parte di muro dove è impresso “Migrant child” è stata oggetto di una ricognizione sulla salute dell’opera, e in seguito è stato esposto un telo su cui campeggia la scritta “What you neglect becomes of someone else!”, letteralmente: “Quello di cui non ti prendi cura, diventa di qualcun altro!”.

Così, Pepper’s Ghost ha organizzato un’azione spettacolare a Milano, che si è tenuta lo scorso 19 maggio negli spazi della Stazione Centrale. Il collettivo ha proiettato “Migrant child” nella speranza di sensibilizzare il pubblico sullo stato dell’opera ma soprattutto sulle tematiche da essa esplorate. In una nota, Anderson Tegon, fondatore di Pepper’s Child, ha spiegato:

“Abbiamo deciso quindi di rubare l’anima dell’opera per poterla regalare a tutti, perché la bellezza della street art, come quella della digital street art, è quella di essere fruibile da tutti contaminando qualsiasi luogo incroci. Abbiamo scelto la Stazione Centrale, uno dei monumenti simbolo di Milano, perché luogo di immigrazione, emigrazione e, tristemente, anche deportazione durante la Shoah”.

L’azione è stata accompagnata da un’iniziativa in collaborazione con Emergency: “Ghost over Banksy” è infatti anche il primo NFT (non-fungible token) di Digital Street Art collezionabile, autenticata e pubblicata su blockchain. Parte dei proventi ricavati dal progetto saranno devoluti a Emergency, con l’obiettivo di fare un passo concreto verso, se non la risoluzione, almeno l’attenuazione di uno dei problemi più gravi che affliggono la nostra società al giorno d’oggi. 

 

 

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