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Gallerie degli Uffizi: “Pronti a ripartire, ma senza festa”

Si preparano a riaprire anche le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il secondo museo più visitato in Italia. Ecco, tutte le misure adottate

Come annunciato dal Presidente Conte, dal 18 maggio è prevista la riapertura di biblioteche, musei, mostre e luoghi culturali. Fra questi, anche le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il secondo museo più visitato in Italia. Dovranno, però, essere prese in considerazione misure specifiche legate alla capienza delle sale, la disponibilità degli spazi, le distanze di sicurezza personali. Direttive che chiaramente devono essere rimodulate da museo a museo, per gestire al meglio i flussi di massa. Ecco, le misure annunciate dal direttore degli Uffizi, Eike Schmidt. 

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“Pronti a ripartire, ma senza festa”

“Le Gallerie degli Uffizi sono pronte a ripartire: ovviamente con i tempi e le modalità comunicate e stabilite”, ha dichiarato il direttore Eike Schmidt. “Apriremo, ma senza alcun trionfalismo e senza festa, perché l’emergenza epidemiologica non è ancora finita. La crisi va avanti e occorre molta attenzione”. “Premesso questo, riattivare i luoghi dell’arte, in questo momento storico, è molto importante. È un bene consentire di nuovo, in un frangente così difficile, alle persone l’accesso ai luoghi dell’arte e della bellezza, che tanto conforto possono portare”. Così Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi.

Le modalità di accesso al museo

Sulle modalità di accesso al museo “abbiamo tutte le carte in regola per poter far rispettare le norme sul distanziamento sociale. Per portare un esempio, già in condizioni pre-Covid, il limite di compresenza era di 900 persone. Questo significa in media 22 metri quadrati a disposizione di ogni persona”. Questo numero ora “verrà ulteriormente ridotto”. Inoltre “per scaglionare l’ingresso” ed evitare assembramenti, “potremo fare uso del nostro algoritmo, sviluppato per abbattere le file con l’Università de L’Aquila, riadattandolo a una funzione di gestione del flusso dei visitatori”. 

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