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”Fuori tutto!”, una mostra per celebrare i 50 anni del fumetto ”Linus”

Nell’aprile del 1965 nasceva Linus, la più importante e prestigiosa rivista italiana di fumetti (“dei fumetti e dell’illustrazione” come recitava il sottotitolo del primo numero) destinata a diventare una delle più importanti riviste culturali italiane tout-court la cui influenza sui gusti, le idee, i comportamenti...

MILANO – Nell’aprile del 1965 nasceva Linus, la più importante e prestigiosa  rivista italiana di fumetti (“dei fumetti e dell’illustrazione” come recitava il sottotitolo del primo numero) destinata a diventare una delle più importanti riviste culturali italiane tout-court la cui influenza sui gusti, le idee, i comportamenti è tuttora profondissima. A distanza di 50 anni, nella sala sotterranea della libreria Utopia è allestia la mostra ”Fuori tutto!”, al via oggi dalle 18 per celebrare la celebre rivista che uscì il 2 aprile 1965 fondata dall’editore, scrittore e disegnatore Giovanni Gandini.

 

LETTERATURA GRAFICA – I fumetti  o “letteratura grafica” pubblicati da Linus erano scelti con il criterio, molto ambizioso, di coniugare valore e divertimento, o come si diceva una volta, cultura di massa e cultura “alta.” Basso e alto convivevano molto felicemente nei fumetti e più in generale negli articoli, nelle lettere e nello stesso aspetto grafico della rivista. Qualche esempio? Valentina legge in continuazione, quando non si spoglia, circondata dai suoi libri i cui titoli sono ben esposti  nelle tavole di Crepax (Mann, Grass, Canetti, Primo Levi, Dostoevskij, Bulgakov sono quelli che ricordo meglio), oppure in una storia di Pogo, un alligatore compone una poesia che recita “Un corvo seguiva con grande profitto corsi di storia, economia e di diritto e poichè di grandine ne cadeva un bel po’ decise di concedersi un sorso di Pernod” e che intitola “Der mond ist aufgegangen” ( poesia di Matthias Claudius, poeta tedesco del 700).

 

UN VIAGGIO NEL TEMPO – Sfogliare, leggere e rileggere i vecchi Linus ci riporta a un tempo che sembra appartenere più alla mitologia che alla storia, ricordo le pubblicità dei libri un uscita a cura della libreria Milano Libri su un numero della rivista dei primi anni settanta: Sartre, Critica della ragion dialettica, Parise, Il Padrone, Gadda, La cognizione del dolore…se queste erano le novità del mese forse vuol dire che malgrado l’anatema di Adorno nella Dialettica dell’Illuminismo, l’industria culturale a quei tempi produceva ancora cultura “vera” o forse il merito era dell’intelligenza  e dell’apertura mentale di chi faceva (e fa) la rivista. Non solo fumetti e grafica, ma libri, musica, cinema, teatro, una nuova sensibilità per la società testimoniata sia dagli articoli che dalle lettere dei lettori sono gli ingredienti che costituiscono lo stile di Linus e il suo straordinario fascino. Il materiale esposto in questa mostra è un ottimo esempio della geniale sintesi fra alto e basso . Per fare qualche nome: Paolo Poli, Roland Topor, Copi, Fernando Arrabal, Jerry Rubin, Jules Feiffer, Sempè e un certo Giovanni Gandini.

 

12 marzo 2015

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