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Françoise Gilot, l’amante che “sopravvisse” a Picasso

"La nostra relazione è scritta dentro di me con lettere di fuoco". Tutto su una delle liasons d'amore più discusse della storia dell'arte

MILANO – Françoise Gilot vendicò le altre. Fu l’unica, infatti, a sopravvivere alla “furia Picasso”. Nell’età giovanile Françoise, anche lei pittrice, fu il soggetto e la modella di alcuni artisti fra i quali Henri Matisse e Pablo Picasso (al centro del suo quadro Joie de vivre ) del quale fu compagna e musa dal 1943 al 1953 e dalla cui relazione ebbe due figli, Paloma e Claude. 

LA MALEDIZIONE PICASSO – Molte donne amarono Picasso ma per la maggior parte di loro finì in tragedia. Marie Thérèse Walter si impiccò, Jacqueline Roque si sparò, Olga Chochlova e Dora Maar persero la ragione.

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LES AMANTS – Parigi, Montmartre, l’arte e gli atelier, i pittori e le modelle, questo lo scenario in cui fiorì l’amore fra l’estrosa modella francese e il celebre pittore spagnolo. Lei, per 10 anni è stata l’amante e la musa di Picasso, e lui in grado di domarlo, grazie alla sua tempra o forse ai drammatici precedenti di lui. Non sapremo mai perché ma fu l’unica a lasciare viva e sana il maestro spagnolo.

IL GINECEO SURREALISTA – Nel 1943 l’artista cubista incontrò la giovanissima Françoise. Due amanti, una moglie che lo assillava, 40 anni di differenza, insomma una relazione che incominciava sotto i migliori auspici.  Picasso, infatti, stava con Dora Maar e nonostante la disperazione della donna non voleva lasciare la moglie, Marie-Thérèse Walter. Questo finché non arrivò la Gilot a fargli girare la testa.  Quando, 10 anni dopo, lo lasciò, Picasso predisse che sarebbe stato solo grazie a lui che la gente si sarebbe interessata a lei ma la donna non si arrese divenendo famosa al di là del cubista.

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Françoise Gilot and Pablo Picasso by Robert Doisneau, 1952

IL FUOCO DELLA PASSIONE – “La nostra relazione è scritta dentro di me con lettere di fuoco”. L’amore più intenso ricorda ancora la Gilot. Nonostante il suo carattere forte, troppo spesso lei si dovette sottomettere a Picasso. Indossare una specie di tunica scura, tanto per iniziare, o sopportare le sue mancanze e i suoi capricci. Uno degli episodi più drammatici, raccontato dalla donna, rivela la sua natura sadica: Picasso voleva bruciarla con una sigaretta perché la modella lo aveva definito un diavolo. “E tu sei un angelo uscito dalla brace e quindi mia sottomessa, ti marchierò”. Alla fine il “minotauro” non lo fece: “No, potrei volerti guardare ancora in futuro”.

LA FINE“Nessuna lascia un uomo come me”. Ma la Gilot lo fece, per se stessa e per i bambini. Anche dopo la fine della loro relazione non mancarono i tormenti. Picasso dopo che lei pubblicò un libro su di lui interruppe i contatti con lei e con i figli per sempre, per ritorsione. Non solo, tentò persino di fare proibire il suo libro da un tribunale. L’artista cercò poi di fare terrà bruciata attorno all’ex amata, minacciando di boicottare i proprietari delle gallerie parigine che esponevano le sue opere. Françoise fuggì in America, dove sposò Jonas Salk, il medico che sviluppò il vaccino antipolio.

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