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Domenicalmuseo, torna l’ingresso gratuito nei musei e nei parchi archeologici statali

Torna domenica 2 aprile l’appuntamento mensile con la cultura gratuita per tutti. Si potrà entrare gratuitamente in tutti i musei, i parchi archeologici e i luoghi della cultura statali.

Il 2 aprile si rinnova l’appuntamento con Domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali. Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura, con accesso su prenotazione dove previsto.

Domenicalmuseo, cosa visitare in giro per l’Italia

Sono moltissime le mete visitabili gratuitamente grazie a Domenicalmuseo. Scopriamone subito qualcuna in giro per l’Italia!

Il museo casa natale di Gabriele D’Annunzio a Pescara

La casa natale di Gabriele d’Annunzio sorge sul corso principale dell’antica città di Pescara, che era racchiusa in una fortezza militare demolita negli anni dell’infanzia del poeta. Fu dichiarata Monumento Nazionale nel 1927 con decreto di Mussolini, sollecitato dallo stesso d’Annunzio che voleva così assicurarla alla tutela dello Stato. Nel 1958 l’edificio è passato al Demanio dello Stato e successivamente posto sotto la tutela del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Ha subito diversi interventi di restauro e consolidamento che non hanno troppo alterato l’originaria tipologia di casa borghese ottocentesca. Al piano terra si apre un piccolo e raccolto cortile, caratterizzato da un pozzetto in laterizio.

Il parco archeologico di Herakleia a Policoro

L’area archeologica visitabile gratuitamente con Domenicalmuseo comprende l’acropoli della città di Herakleia, fondata nel 433/32 a.C., e i santuari urbani. E’ parzialmente in luce l’impianto urbano ortogonale, sui cui assi si dispongono le unità abitative costituite da ambienti residenziali e unità produttive disposti intorno a un cortile centrale scoperto. In età tardo-ellenistica è presente il modello della casa a peristilio. Le aree sacre sono dedicate al culto di Dioniso (sono visibili le fondazioni del tempio e l’adiacente agorà con l’altare) e di Demetra (articolato su due terrazze).

L’anfiteatro campano di Caserta

L’anfiteatro campano è il fulcro del percorso di visita di cui potrete godere gratuitamente grazie a Domenicalmuseo. Il monumento, che per importanza e dimensioni è secondo solo al Colosseo, è incluso in uno spazio verde in cui sono armonicamente inserite altre testimonianze della città romana: l’anfiteatro repubblicano, primo anfiteatro romano in muratura; l’edificio ottagonale di età imperiale, e il portico ellittico che circondava l’anfiteatro imperiale.

L’anfiteatro campano, edificato in età flavia su modello del Colosseo tra lo scorcio del I sec. d.C. e il II sec. d.C., venne restaurato e decorato con colonne e statue da Adriano, ed inaugurato da Antonino Pio, come recita l’iscrizione rinvenuta da Alessio Simmaco Mazzocchi nel 1726.

La Grotta Azzurra di Anacapri

La Grotta Azzurra è la celebre grotta situata nel comune di Anacapri, sull’isola di Capri, caratterizzata da una apertura parzialmente sommersa dal mare, che, a seconda del ciclo delle maree e del clima, può essere visitata con piccole imbarcazioni. La tipica colorazione azzurro acceso assunta dalle acque e dalle pareti interne della grotta, variabile a seconda delle ore del giorno e delle condizioni atmosferiche, è dovuta al riflesso della luce solare filtrata dall’apertura sul fondale sabbioso della grotta.

La Grotta era un sontuoso Ninfeo, ornato da una ricca decorazione scultorea con un corteo marino al seguito di Poseidone; sul fondo della grotta, nella parte emersa, si trovano scarsi resti in opera cementizia di epoca romana e, nella parte sommersa, vi sono delle nicchie che in antico ospitavano le sculture;  reperti sono ancora visibili sul fondale, mentre alcune statue sono attualmente esposte nella Casa Rossa ad Anacapri.

Sopra la Grotta si trovano i resti di una delle dodici ville romane sull’isola di Capri che la tradizione storica attribuisce all’Imperatore Tiberio.

La Pinacoteca Nazionale di Bologna

La Pinacoteca Nazionale di Bologna, che ha sede nell’ex noviziato gesuita di Sant’Ignazio, nacque nel 1808 come quadreria dell’Accademia di Belle Arti e divenne museo autonomo nel 1882. Il museo offre ai visitatori un affascinante percorso attraverso la pittura emiliana dal XIII al XVIII secolo.

Per il Trecento si segnalano opere di Vitale da Bologna, dello Pseudo Jacopino, di Simone dei Crocefissi e di Jacopo di Paolo, di Giotto e di Lorenzo Veneziano, oltre ad una delle più vaste raccolte nazionali di affreschi trecenteschi staccati (come ad esempio quelli provenienti dalla Chiesa di Mezzaratta).

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