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Diego Velázquez, i 5 dipinti più belli

Diego Velázquez fu uno dei più grandi pittori dell’epoca Barocca. Oggi vi proponiamo i suoi 5 migliori dipinti

Ricorre oggi l’anniversario del pittore spagnolo Diego Velázquez nato a Siviglia (battezzato) il 6 giugno del 1599 e morto a  Madrid il 6 agosto del 1660. Velázquez fu l’artista più importante tra quelli presenti alla corte di Re Filippo IV. Fu uno degli artisti più rappresentativi dell’epoca barocca e un grande ritrattista. Per celebrare questo artista, oggi vi proponiamo i suoi cinque quadri più belli.

Las meninas, 1656

Uno dei quadri più celebri dell’età Barocca, Las meninas è considerato il capolavoro di Velázquez. Si tratta di un’opera ricca di mistero che ha dato vita a molte teorie interpretative. Ciò che però è di data certezza, è la padronanza assoluta della luce, della prospettiva e della composizione. La scena rappresenta l’infanta Margarita e le sue meninas María Agustina Sarmiento e Isabel de Velasco, sullo sfondo scorgiamo anche il re Filippo IV e la sua seconda moglie la regina Marianna d’Austria. Nel dipinto figura lo stesso Velázquez all’opera.

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Venere Rokeby, 1647-1651

Questo è l’unico dipinto di Diego Velázquez che ritrae una donna nuda. Venere, sdraiata su un letto, osserva il proprio riflesso nello specchio retto dal piccolo Cupido. Il riflesso della dea è tuttavia sfocato, forse Velázquez voleva assicurarsi che alla divinità non corrispondesse una persona identificabile. All’osservatore è chiesto dunque di osservare il soggetto con la sua immaginazione. Alcuni esperti sostengono che la donna rappresentata nel dipinto sia l’amante italiana del pittore, mentre altri pensano si tratti di una delle amanti del nipote del conte duca di Olivares.

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Acquaiolo di Siviglia, 1619-1620

In quest’opera i toni predominanti sono quelli dell’ocra e del marrone ed è caratterizzata dalla tecnica del chiaroscuro dove si nota la forte influenza di Caravaggio. Il dipinto è un’allegoria delle tre età dell’uomo: vediamo un uomo anziano, il portatore d’acqua, che offre un bicchiere d’acqua, che rappresenta la trasmissione della conoscenza, ad un giovane uomo, mentre un altro uomo contempla la scena sullo sfondo.

El aguador de Sevilla por Diego Velazquez

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L’arte di Velásquez nel libro ”Il pittore dei pittori”

Pubblicato alla fine di ottobre, il nuovo catalogo ragionato della produzione artistica di Velásquez, edito da Taschen, si pone come un volume unico nel suo genere: oltre 400 pagine e una selezione delle sue opere più celebri in formato extralarge…

 

Ritratto del Conte Duca di Olivares a cavallo, 1636

Il dipinto in questione è una sorta di eccezione nello stile di Velázquez. Qui l’uso del colore e il tratto delle pennellate sono diversi dal solito, vediamo infatti un cromatismo maggiore e uno stile più pomposo. La grandezza e l’importanza del personaggio rappresentato, Gaspar de Guzmán, conosciuto come il conte duca di Olivares, vengono sottolineate da diversi elementi come la mezza armatura, la banda da generale e il cappello.

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Cristo Crocifisso, 1632

Commissionato per il Convento di San Plácido a Madrid da Jerónimo de Villanuevac, questo dipinto ha una tale potenza e intensità da sembrare vivo. Nonostante le ferite e la morte però il volto di Cristo sembra disteso e non mostra più gli spasmi del dolore. In maniera molto scrupolosa il pittore scrisse sulla targhetta in cima al crocifisso la frase “Gesù di Nazarteh Re dei Giudei” in tre lingue: ebraico, greco e latino. Il fondo scuro isola il crocifisso e lo trasforma in un’immagine di valore universale che va oltre lo spazio e il tempo.

Cristo crucificado

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