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L’impegno dei “Caschi Blu della Cultura” per la tutela del patrimonio culturale all’estero

L’Italia è stata il primo Paese al mondo a istituire e mettere a disposizione dell’UNESCO la Task Force dei “Caschi Blu della Cultura”, per intervenire in seguito alle emergenze che colpiscono il patrimonio culturale, sia in Italia, sia all’estero.

Continua l’impegno oltreconfine del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale con alcune iniziative che hanno visto protagonista l’Arma nelle scorse settimane in Argentina, Belgio e Finlandia. L’Italia, da tempo alla guida di azioni internazionali volte a tutelare il patrimonio culturale in contesti di crisi, è stato il primo Paese al mondo a istituire e mettere a disposizione dell’UNESCO la Task Force italiana “Unite4Heritage”, oggi ridenominata Task Force Caschi Blu della Cultura, che costituì un passo avanti fondamentale lungo il cammino intrapreso in questa missione sovranazionale di tutela della civiltà.

L’impegno all’estero per la salvaguardia del patrimonio culturale

Grazie all’esperienza e alle competenze acquisite in 53 anni di attività, il Tpc è all’avanguardia nel panorama internazionale della tutela del patrimonio culturale. Negli anni ha promosso e preso parte ad attività di addestramento in collaborazione con altre Nazioni in un’ottica di condivisione, con professionisti del settore e altre Forze di polizia, delle conoscenze e capacità operative consolidate nel tempo e in continuo aggiornamento nella lotta contro il traffico illecito dei beni culturali. La Task Force nazionale è costituita dal personale militare del Tpc e dagli esperti del Ministero della Cultura.

I caschi blu della cultura

Con la storica firma del Memorandum di Intesa, avvenuta a Roma nel 2016, l’Italia è stata il primo Paese al mondo a istituire e mettere a disposizione dell’UNESCO la Task Force dei “Caschi Blu della Cultura”, per intervenire in seguito alle emergenze che colpiscono il patrimonio culturale, sia in Italia, sia all’estero. In seguito ai terremoti del centro Italia e Ischia, la Task Force ha individuato i luoghi in cui mettere in sicurezza le opere d’arte, estraendole dalle chiese, dai musei, dagli edifici pubblici e dagli appartamenti privati a rischio di ulteriori danneggiamenti, anche quelli causati dagli agenti atmosferici, collaborando nel coordinamento del loro trasporto.

Inoltre, i Caschi Blu della Cultura sono intervenuti in occasione dell’emergenza “acqua alta” che ha colpito Venezia, dopo il terremoto che si è verificato a Barberino di Mugello (FI) e a livello internazionale in Messico, Albania, Libano e Croazia e ha condotto corsi d’addestramento per le altre Forze di Polizia e i Ministeri locali in Kosovo, Iraq, Equador, Messico, Albania, Bolivia, Bosnia-Erzegovina, Cuba, El- Salvador, Iran, Libia, Palestina, Perù e Qatar.

Argentina

La nuova Task Force dei “Cascos Azzurri della Cultura della Repubblica Argentina”, creata sul modello italiano dei “Caschi Blu della Cultura” con patrocinio UNESCO, è stata presentata il 18 novembre scorso presso l’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires, nel giorno del 20° anniversario dall’istituzione del Dipartimento argentino per la protezione del patrimonio culturale, anch’esso fondato a suo tempo con il supporto dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC). Le unità della nuova Task Force sono state addestrate dai Carabinieri Tpc e dagli esperti del Ministero della Cultura italiano.

Sono intervenute personalità di spicco, tra cui i Ministri della Sicurezza e della Cultura argentini, On. Tristan Bauer e Aníbal Domingo Fernández, il Direttore Regionale UNESCO, Dott. Ernesto Fernandez Polcuch, l’Ambasciatore Italiano a Buenos Aires, S.E. Fabrizio Lucentini, il Comandante della Polizia Federale Argentina, Comm. Gen. Juan Carlos Hernández, e il Comandante dei Carabinieri TPC, Gen.B. Vincenzo Molinese. Per l’occasione è stata allestita una mostra di opere d’arte recuperate dal Dipartimento di Protezione del Patrimonio Culturale della Polizia Federale Argentina.

Finlandia

I Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale hanno svolto docenze nel primo corso di formazione organizzato dall’OSCE sul contrasto al traffico internazionale dei beni culturali.

Dal 7 all’11 novembre a Helsinki (Finlandia), il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) ha fornito importanti insegnamenti al primo workshop formativo e interattivo sul contrasto al traffico illecito di opere arte, antichità e beni culturali, organizzato dal Dipartimento Minacce Transnazionali di Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE/TNTD).

Lo scopo del workshop è stato quello di formare agenti di polizia e altri investigatori di diverse forze dell’ordine, esperti museali, personale di frontiera e doganale che opera in prima linea nel contrasto al traffico internazionale di beni culturali, su come condurre efficacemente le indagini penali e finanziarie relative a questo specifico ambito criminale, prendendo in considerazione i legami con la criminalità organizzata transnazionale, il terrorismo, il riciclaggio di denaro e le varie forme di finanziamento illecito.

Questo evento ha riunito una florida rete di ricercatori ed esperti provenienti da Finlandia, Norvegia, Estonia, Lettonia e Lituania.

Nel corso del workshop hanno affiancato i Carabinieri gli investigatori della Policia Nacional e della Guardia Civil spagnola, del Dipartimento americano della US Homeland Security Investigations, dell’F.B.I., INTERPOL, UNOCT, ICOM, Blue Shield International, Università di Cranfield (UK) nonché esperti del British Museum.

Partendo dalla simulazione di un evento criminale e dall’analisi della relativa scena del crimine, il corso di formazione è consistito in presentazioni e lezioni frontali tenute dai Carabinieri e dagli esperti sulle indagini penali e finanziarie, sul controllo doganale e sul traffico dei beni culturali provenienti dalle aree di crisi. I delegati delle regioni nordiche e baltiche hanno partecipato a una formazione pratica sulla raccolta di prove da una scena del crimine sfruttando le ultime tecnologie e strumenti di raccolta delle prove e il trattamento di oggetti d’arte, antichità e documenti storici. Hanno anche lavorato in gruppi per indagare sui presunti crimini delle esercitazioni basate su scenari e per rintracciare prove fisiche e finanziarie dei reati.

Il programma di formazione -organizzato dal Dipartimento di sicurezza e gestione delle frontiere (BSMU) dell’OSCE creato nel 2021- sarà utilizzato per ulteriori workshop al fine di aiutare gli Stati partecipanti all’OSCE ad affrontare in modo più efficace questa emergente minaccia transnazionale.

Belgio

Il 25 novembre scorso a Bruxelles si è tenuta la riunione della Standing Committee on Operational Cooperation on Internal Security (COSI) a cui ha preso parte il Comandante dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC), Gen. B. Vincenzo Molinese.

Il Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, in particolare l’articolo 71, prevede l’istituzione, all’interno del Consiglio, di un comitato permanente per la promozione e il rafforzamento della cooperazione operativa in materia di sicurezza interna. Lo spirito di condivisione e supporto reciproco è alla base del COSI, che è composto da alti funzionari dei Ministeri degli interni e della giustizia di ciascun Stato membro dell’Unione Europea, da rappresentanti della Commissione e dell’European External Action Service (EEAS).

Il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali sono tenuti informati dei lavori.

L’incontro ha riservato particolare attenzione al fenomeno del traffico dei beni culturali.

Il Gen.B. Vincenzo Molinese ha illustrato le attività del Comando TPC e gli strumenti d’avanguardia che sarà possibile impiegare nel prossimo futuro per contrastare la dispersione dei beni culturali appartenenti ai Paesi coinvolti in conflitti armati.

Questi incontri, di grande importanza per il futuro dell’Europa, confermano l’Italia e l’Arma dei Carabinieri punto di riferimento internazionale per la sicurezza e per la tutela del patrimonio culturale. Nel senso si sono espressi i delegati di tutti i Paesi membri, prima fra tutti la Presidente Ceca di turno dell’alto consesso.

Gli obiettivi della Task Force

Con il Decreto firmato il 31 marzo 2022 dall’allora Ministro della Cultura Dario Franceschini è stata istituita la Task Force dei “Caschi Blu della Cultura”, unità operativa promossa dal Governo italiano e concepita per intervenire in aree colpite da emergenze, quali calamità o crisi prodotte dall’uomo, in una cornice di sicurezza, al fine di:

– salvaguardare i siti archeologici, i luoghi della cultura ed i beni culturali;
– contrastare il traffico internazionale di beni culturali illecitamente sottratti;
– supportare l’Autorità dei Paesi esteri richiedenti, nella predisposizione di misure atte a limitare i rischi che situazioni di crisi o emergenziali potrebbero arrecare al patrimonio culturale di quella Nazione.

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