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Quali sono le sette meraviglie del mondo antico

Sono state costruite oltre 2.000 anni fa e ad oggi purtroppo sono tutte scomparse, tranne una. Stiamo parlando delle sette meraviglie del mondo antico

Sono state costruite oltre 2.000 anni fa e ad oggi purtroppo sono tutte scomparse, tranne una, la Piramide di Cheope. Si tratta delle “sette meraviglie del mondo”, opere architettoniche, artistiche e storiche che Greci e Romani ritennero i più belli e straordinari artifici dell’umanità. Ecco, quali sono.

Piramide di Cheope

La più antica delle sette meraviglie del mondo antico, l’unica a essere rimasta parzialmente intatta, risale al 2500 a.C. La Piramide di Cheope, la più antica delle tre principali costruzioni della necropoli di Giza, sarebbe stata realizzata come tomba per il faraone Khufu (o Cheope). All’interno della piramide, anticamente alta circa 146 metri, si scorgono tre stanze: la camera ipogea, scolpita nella roccia, e, in alto, la Sala della Regina e quella del Re. 

 

 
 
 
 
 
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Giardini Pensili di Babilonia

Si dice che Semiramide, regina assiro-babilonese, fosse solita raccogliere ogni giorno rose fresche nei Giardini pensili di Babilonia. Alcuni storici mettono in dubbio l’esistenza di questo autentico “paradiso terrestre”, costruito intorno al 590 a.C. dal re Nabucodonosor II nei pressi dell’odierna Baghdad. Eppure la presenza di giardini su più livelli, con alberi e piante irrigati dal Fiume Eufrate, viene ribadita da diversi autori.

 

 
 
 
 
 
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Tempio di Artemide

Il tempio dedicato alla dea Artemide, situato nella città di Efeso, nell’attuale Turchia, fu al centro di diverse vicende costruttive, raccontate anche da Plinio il Vecchio. Il primo edificio sacro, costruito intorno al 560 a.C., era caratterizzato da oltre cento colonne scolpite. Dopo che questa colossale opera fu distrutta da un incendio nel 356 a.C., si intraprese subito una nuova costruzione che ricalcava la precedente. Nonostante le distruzioni ad opera dei Goti, le rovine di questo luogo sacro continuarono a essere oggetto di venerazione per molto tempo.

 

Statua di Zeus a Olimpia

Una statua monumentale in oro e avorio, realizzata dallo scultore Fidia intorno al 432 a.C. per il Tempio di Zeus a Olimpia. Di questo capolavoro scultoreo oggi restano solo le rovine e le descrizioni degli autori classici. La mastodontica costruzione doveva superare i dodici metri di altezza. Il dio, seduto su un trono di ebano e pietre preziose, avvolto in un mantello di lamina d’oro, sorreggeva, con la destra, una Nike e, con la sinistra, lo scettro con l’aquila. Figure eroiche e divine correvano lungo il basamento della statua.

 

 
 
 
 
 
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Mausoleo di Alicarnasso

Il mausoleo di Alicarnasso è la monumentale tomba che Artemisia fece costruire per il marito, nonché fratello, Mausolo, satrapo della Caria, ad Alicarnasso, tra il 353 a.C. e il 350 a.C. Fu costruito da Pitide e vi lavorarono artisti come Briasside, Leochares, Timoteo e Skopas. Il Mausoleo di Alicarnasso, alto più di 40 metri, è considerato una delle sette meraviglie del mondo antico. È sulla base delle descrizioni antiche e sui frammenti che ne rimangono (l’edificio fu distrutto da un terremoto nel XIV secolo) che è stato possibile ricostruirne l’aspetto generale.

 

 
 
 
 
 
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Colosso di Rodi

Ci sarebbero voluti circa dodici anni per ultimare la gigantesca statua alta oltre 30 metri costruita dagli abitanti di Rodi in onore di Helios. Ma nel 226 un terremoto fece crollare la statua in mare. Polifemo si sarebbe offerto di ricostruirla, ma i rodiesi avrebbero rifiutato temendo l’ira del dio. Ed è per questo che l’impressionante colosso rimase sdraiato sul fondo per circa 800 anni, fino a quando Rodi fu conquistata dagli Arabi che portarono via l’opera in blocchi. 

 

 
 
 
 
 
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Faro di Alessandria in Egitto

Il Faro di Alessandria era con tutta probabilità la meraviglia più utile, in quanto rischiarava la via ai mercanti che si approssimavano al porto. Con i suoi 130 metri d’altezza, il Faro di Alessandria era l’edificio più alto del mondo dopo le piramidi. Era composto da tre corpi: il primo, un quadrato di 30 metri per lato, alto 70 metri, culminava in un’ampia terrazza. Su questa poggiava il secondo corpo, una torre ottagonale di 34 metri. Su di essa, infine, insisteva il terzo corpo, una lanterna rotonda coperta da un tetto conico, nella quale si trovava l’impianto d’illuminazione. Sopra il tetto si ergeva una statua colossale del dio del mare Poseidone col tridente.

 

 
 
 
 
 
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