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Marcello Matera: ”Con l’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki diffondiamo il sapere italiano nel mondo”

La cultura italiana – dal cinema all’arte e alla letteratura – è molto apprezzata e ha molti estimatori nel mondo. Anche a Helsinki, capitale della Finlandia. Per rispondere a questa richiesta...

Intervista a Marcello Matera, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki, che ci racconta la sua esperienza nel Nord Europa

 

HELSINKI – La cultura italiana – dal cinema all’arte e alla letteratura – è molto apprezzata e ha molti estimatori nel mondo. Anche a Helsinki, capitale della Finlandia. Per rispondere a questa richiesta sono stati fondati degli Istituti Italiani di Cultura per contribuire alla diffusione della cultura italiana attraverso una pluralità di iniziative. Marcello Matera, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki, è particolarmente orgoglioso del lavoro svolto dall’Istituto e dei risultati ottenuti, in particolare della recente partecipazione italiana alla Fiera internazionale del Libro di Helsinki 2014 in qualità di Paese Ospite (23-26 ottobre 2014). Lo abbiamo intervistato per saperne di più sul ruolo dell’Istituto e sulle sue attività.
 
 
 
Cosa significa per lei essere direttore dell’Istituto Italiano di Cultura?
Svolgere questo tipo di attività rappresenta senz’altro un grande privilegio per l’opportunità che ti offre di promuovere all’estero l’immenso patrimonio culturale del nostro Paese. Nel contempo, hai la possibilità di percepire in maniera diretta e immediata quanto siano grandi l’interesse e l’amore che tutti i popoli del mondo rivolgono all’Italia. La Finlandia è tra questi Paesi. I finlandesi amano l’Italia, il nostro stile di vita, la nostra cultura e la nostra lingua. Essere consapevole di quanto il nostro Paese sia amato nel mondo ti fornisce quella carica necessaria per poter svolgere al meglio questo tipo di lavoro. È dunque una grande sfida che diventa sempre più ardua se consideriamo le ristrettezze di risorse umane e finanziarie che hanno colpito anche il nostro settore, a seguito della nota crisi economica che attraversiamo in questo periodo. Ma la passione, l’amore e l’impegno che investi in questo tipo di attività, insieme alla consapevolezza dell’importanza del ruolo che ogni giorno gli Istituti Italiani di Cultura svolgono nel mondo intero ti permette senz’altro di affrontare ogni difficoltà per garantire sempre efficacia a quell’azione di promozione linguistica e culturale che ogni giorno sei chiamato a svolgere, e che non potrà che portare benefici al nostro Paese in termini di esportazioni, turismo ed economia.
 
 
Quali eventi organizzate nel vostro Istituto?
L’Istituto Italiano di Cultura di Helsinki svolge sia ad Helsinki che nel resto della Finlandia un’attività di promozione culturale e di diffusione della lingua italiana che incontra grande interesse e disponibilità nei soggetti finlandesi. Promuove, al pari degli altri Istituti Italiani di Cultura distribuiti nelle principali capitali del mondo, diversi aspetti della cultura italiana, sia classica che contemporanea, in un dialogo costante con la cultura locale del Paese in cui opera. Ogni anno la programmazione culturale si rivolge quindi a diversi settori di attività, dalla musica al teatro, dalla danza al cinema, ma anche scienza e tecnologia, nel tentativo di fornire un quadro quanto più completo ed esaustivo del vasto panorama culturale italiano. L’attività si svolge per la grande maggioranza dei casi in stretta sinergia con Istituzioni, Festival e Rassegne locali in maniera da garantire quell’inserimento nel tessuto sociale locale, che è alla base della nostra azione culturale. Questo permette all’Istituto di divenire nel contempo un importante punto di riferimento per la comunità locale, sia finlandese che italiana, riferendomi con questo non solo a una ristretta cerchia di intellettuali e uomini di cultura, ma anche a tutti coloro che semplicemente amano il nostro Paese e desiderano conservare con esso un contatto attraverso l’Istituto di Cultura.
 
 
Ho visto che puntate molto sul cinema e sulla musica ma poco sulla letteratura. Come mai?
Riguardo in particolare l’editoria, posso senz’altro confermare che l’Istituto di Cultura di Helsinki svolge da anni un’efficace azione per promuovere il libro italiano qui in Finlandia, incentivandone la traduzione grazie anche ai contributi concessi a tal fine dal Ministero degli Affari Esteri a favore di Case Editrici locali. Un importante esempio in questa direzione è sicuramente la recente partecipazione italiana alla Fiera internazionale del Libro di Helsinki 2014 in qualità di Paese Ospite (23-26 ottobre 2014). L’Istituto di Cultura di Helsinki, in stretta sinergia con l’Ambasciata d’Italia, ha svolto per l’occasione un’enorme attività di promozione del libro italiano nel tentativo di non disattendere le grandi aspettative della comunità locale finlandese. Più di cinquanta gli appuntamenti che hanno caratterizzato il ricco programma organizzato sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, per fornire al pubblico finlandese un’importante vetrina dell’Italia, proprio in concomitanza con il Semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea. Una grande occasione quindi per promuovere la nostra editoria attraverso la straordinaria partecipazione di numerosi illustri personaggi italiani del mondo della cultura, spettacolo e televisione, nonché di una folta presenza di scrittori italiani appartenenti alla giovane generazione che hanno avuto modo di presentare le numerose opere editoriali, molte tradotte in finnico dalle più importanti case editrici finlandesi.
 
 
In compenso ho visto che organizzate corsi di italiano applicati all’arte e alla cultura, al cinema, all’opera. Ce ne può parlare?
Come accennato, tra i diversi obiettivi istituzionali di un Istituto Italiano di Cultura, troviamo la promozione della nostra lingua italiana. Questa attività non sostituisce o compensa le altre, ma le integra nella piena consapevolezza di quanto sia importante il ruolo della lingua italiana, quale veicolo di promozione del nostro Paese, di attrazione di studenti in Italia e di internalizzazione del nostro sistema universitario. A tal fine è importante quindi garantire qualità dell’insegnamento della nostra lingua, nonché sostenere tutte quelle realtà locali, quali ad esempio i Dipartimenti di Italianistica presso le varie Università all’estero, che rappresentano un’importante risorsa in questa direzione. Tutto ciò naturalmente viene perseguito nel rispetto di una complessa azione di coordinamento portata avanti dal Ministero degli Affari Esteri con il coinvolgimento di tutti i soggetti ed organismi attivi nella promozione culturale e linguistica del nostro Paese. E l’azione di promozione linguistica dell’Istituto di Cultura di Helsinki naturalmente si inserisce in tale meccanismo. A tal fine, organizziamo nella nostra sede corsi di lingua italiana equiparati ai livelli del Quadro Comune Europeo di Riferimento delle Lingue, tenuti da docenti di madre lingua. A questi, al fine di garantire un’offera quanto più variegata possibile, si aggiungono i corsi di cultura quali Storia dell’Arte, Cinema, Opera e Conversazione, di livello intermedio e avanzato, nonchè di Cucina. Queste tematiche risultano essere infatti di grande interesse, rappresentando in questo modo un importante veicolo per avvicinare allo studio della nostra lingua. Sempre in tale direzione, risulta altresì importante l’opera di sostegno per le assegnazioni di borse di studio offerte dal Governo italiano, per la valorizzazione del ruolo degli italofoni all’estero nonché per il monitoraggio costante della domanda dell’italiano, con riferimento anche alle motivazioni di chi la studia.
 
 
Per quanto riguarda la letteratura, chi tra i tanti autori italiani, classici e moderni, è quello più letto in Finlandia?
Nel rimandare a quanto appena descritto circa il grande successo riscontrato recentemente in occasione della partecipazione dell’Italia in qualità di Paese Ospite alla Fiera del Libro di Helsinki 2014, che ha visto nel solo 2014 circa dieci titoli italiani tradotti in finnico, posso senz’altro affermare che in questo Paese si registra un costante interesse per l’editoria italiana. La storia della letteratura italiana tradotta in finnico trova le sue origini sin dalla fine dell’800, ad esempio con la pubblicazione in finnico della novella ‘La vita militare’ di Edmondo de Amicis, e successivamente della versione finlandese di ‘Cuore’. Ritroviamo i grandi classici, ‘I promessi sposi’, ‘La Divina Commedia’, quest’ultima tradotta per la prima volta in Finlandia dal celebre poeta Eino Leino, e tanti altri. La presenza di autori italiani nella letteratura tradotta in finnico si intensifica poi dagli anni Venti con opere tradotte di grandi autori, da Grazia Deledda a Luigi Pirandello, Verga e Tomasi. Con numerose traduzioni di opere di Alberto Moravia, Italo Calvino, Leonardo Sciascia, Antonio Tabucchi, Giovanni Guareschi, quest’ultimo sicuramente tra i più tradotti con undici titoli, e così via con Elsa Morante, Dacia Maraini, Umberto Eco, Claudio Magris, e tanti altri. Non manca naturalmente Andrea Camilleri e il suo seguitissimo Commissario Montalbano, tra le serie televisive di gran successo qui in Finlandia. Molto amate in Finlandia inoltre risultano le opere di Melania Mazzucco ed Elena Ferrante. I finlandesi amano e seguono molto da vicino altresì la nuova generazione di scrittori italiani, inseguendo sempre nuove storie, destini umani e racconti sulle nostre realtà, tra cui quelle di Niccolò Ammaniti, Paolo Giordano, Silvia Avallone, Giuseppe Catozzella, ed altri ancora. A prescindere dall’interesse del lettore e della casa editrice, un ruolo fondamentale nella scelta di opere italiane da presentare al pubblico finlandese rimane comunque sempre affidato ai traduttori che sono tra i primi che riescono a cogliere il valore dell’opera e sopratutto a captarne la possibilità di poter procedere con una traduzione fedele al testo e alla valenza della versione originale.
 
 
Con la continua evoluzione dei mezzi di comunicazione (Internet, smartphones ecc.) qual è secondo voi il destino della lingua italiana? Quali sono i vostri progetti per il futuro?
A prescindere da una evoluzione dei mezzi di comunicazione, che sicuramente svolge un ruolo importante per la comprensione delle società civili, per le relazioni internazionali, per la diffusione di notizie e informazioni, e quindi per la promozione in senso generale di lingue e culture, sono convinto che il destino della lingua italiana sia tuttavia sempre più legato all’interesse e all’amore che i diversi popoli nutrono per il nostro Paese, la nostra cultura, gastronomia, arte e stile di vita, ovvero a quegli elementi che tradizionalmente indentificano il nostro Paese. A mio avviso, questi sono quindi i fattori principali che avvicinano i popoli alla nostra lingua e sui quali dovremo sempre più basare la nostra azione di promozione, adeguandola nello stesso tempo all’evoluzione delle nostre società. Più saremo capaci quindi di portare avanti un’azione culturale efficace e più registreremo dati in aumento circa la diffusione della nostra lingua nel mondo. Lavoreremo quindi in questa direzione consapevoli di quanto siano enormi le nostre risorse e di quanto siano validi gli strumenti a nostra disposizione per promuovere il nostro Paese.
 
 
 
18 gennaio 2015
 
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