L’arte intensa e tormentata di Ligabue in mostra a Pisa

13 Dicembre 2025

Il percorso della mostra condurrà il visitatore attraverso le tappe fondamentali della vita e dell’attività artistica di Ligabue, svelando alcune delle sue opere più emblematiche e significative.

L'arte intensa e tormentata di Ligabue in mostra a Pisa

Un’opportunità unica per riscoprire un artista intenso, fragile e visionario. In occasione del 60° anniversario della morte di Antonio Ligabue, gli Arsenali Repubblicani di Pisa ospiteranno dal 26 dicembre 2025 al 10 maggio 2026 la mostra “LIGABUE. Il ruggito dell’anima”. L’esposizione, prodotta da ARTIKA con il patrocinio del Comune di Pisa e della Fondazione Augusto Agosta Tota, presenterà oltre 80 opere che ripercorrono la vita, la psicologia e l’evoluzione artistica del pittore.

Ligabue. Il ruggito dell’anima

Curata da Mario Alessandro Fiori con la direzione artistica di Beside Arts, la mostra metterà in evidenza la potenza espressiva di Ligabue e la sua vicinanza ai grandi espressionisti europei.

“Il fatto che Pisa sia riuscita ad attrarre una mostra così importante come quella che aprirà il prossimo dicembre agli Arsenali Repubblicani, celebrativa del genio espressionista di Ligabue – dichiara l’Assessore alla Cultura del Comune di Pisa Filippo Bedini – testimonia l’ottimo lavoro fatto in questi anni dall’Amministrazione comunale per offrire disponibilità e spazi all’arte e agli artisti. Un lavoro che si è declinato costruendo mattone su mattone, settimana dopo settimana, mese dopo mese un percorso che ha portato ad avere in città mostre ed esposizioni importanti principalmente di artisti del territorio, ma non solo, a creare spazi adatti ad esporre, ad avere in proprio strumenti per allestire le mostre degli artisti pisani”.

Ligabue, voce fondamentale dell’Espressionismo italiano

Un caso anomalo, un fenomeno straordinario. Difficile descrivere la personalità di Antonio Ligabue: un’esistenza drammatica tradotta in un’espressività artistica potente, caratterizzata da un linguaggio pittorico violento e appassionato sia nei colori, che nei temi. Il percorso espositivo includerà autoritratti e celebri rappresentazioni di animali feroci — tigri, leopardi, rapaci e leoni — simboli del mondo interiore dell’artista, caratterizzato da una forte carica emotiva e da un uso intenso e armonico del colore.

L’artista considerava gli animali dei fratelli e li studiava in modo ossessivo per dipingerli con realismo anatomico, usandoli come specchio della sua solitudine e istinto, della sua lotta interiore: ritraeva sia creature domestiche (conigli, buoi) che feroci (tigri, leoni), che diventano potenti simboli del conflitto tra natura e società. La sua pittura animalista, spesso feroce e istintiva, rifletteva il suo profondo legame con il mondo selvaggio e la sua stessa condizione di emarginato, in perenne lotta per la sopravvivenza e l’accettazione.

Per queste caratteristiche Ligabue viene presentato come uno dei principali interpreti italiani dell’Espressionismo, accomunato per forza emotiva ad artisti come Munch, Schiele, Kokoschka e Van Gogh. “La mostra di Ligabue– afferma il curatore Mario Alessandro Fiori – racconta sempre di più la forza di quest’artista, la sua urgenza espressiva e la sua appartenenza, spesso non riconosciuta a sufficienza, a uno dei movimenti fondamentali dell’arte europea del Novecento: l’Espressionismo. Ligabue è stato, a pieno titolo, il nostro espressionista”.

Il percorso espositivo

Come è noto, l’artista nato in Svizzera, ma vissuto a Gualtieri in Emila Romagna ha sempre lavorato da solo; ma le sue opere, con i suoi animali feroci e i suoi autoritratti tormentati, che esprimono la lotta interiore, il dolore e la visione selvaggia del mondo, lo collegano appunto a maestri come Munch Schiele e Van Gogh, con i quali condivide una pittura istintiva, viscerale e di grande forza emotiva.

Il percorso della mostra condurrà il visitatore attraverso le tappe fondamentali della vita e dell’attività artistica di Ligabue, svelando alcune delle sue opere più emblematiche e significative. Sarà un viaggio immersivo in una giungla aspra e magnetica, che esprime con forza l’intensità visiva e simbolica del mondo interiore dell’artista. La mostra su Ligabue rappresenta così un importante traguardo per Pisa e un’occasione per riscoprire un artista intenso, fragile e visionario, capace di trasformare un’esistenza difficile in opere vibranti, colorate e di grande impatto emotivo.

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