Considerato uno dei più grandi pittori del Surrealismo, René Magritte ci ha consegnato dipinti meravigliosi, destinati a resistere all’usura del tempo in virtù non solo della loro bellezza estetica, ma anche della loro capacità di emozionarci. Oggi analizziamo uno dei suoi dipinti più suggestivi: “Amore a distanza”.
Un quadro che esprime l’amore a distanza
Questo quadro, ribattezzato “Amore a distanza”, è il quadro del nostro tempo, del nostro paese diviso e sofferente, a causa delle restrizioni imposte per contenere il contagio del coronavirus. Decine e decine di innamorati sono lontani, separati da una invisibile cortina di ferro, che impedisce loro di ricongiungersi. Dietro ogni bacio, ogni carezza, si annida la paura del contagio. Così, persino quando i corpi sono vicini, a separare gli innamorati è una distanza nuova, fatta di ansia, misure igienizzanti e incertezza.

“Gli amanti” di Magritte, il dipinto che esprime l’impossibilità dell’amore
Scopriamo cosa sta dietro “Gli amanti” l’opera di Magritte, vera icona della storia dell’arte e simbolo dell’impossibilità di amare
La rappresentazione del desiderio
Come soltanto i grandi autori sanno fare, in questo dipinto Magritte ritrae un sentimento che va al di là del tempo e dello spazio: l’impossibilità dell’amore fisico. Impossibilità che si trasforma e si sublima in desiderio. I due innamorati, protagonisti del dipinto, sono immersi in uno scenario arido e roccioso, a cui si contrappone soltanto il colore sanguigno dell’abito di lei. Al centro del quadro quel bacio sospeso, pregno di una tensione irrisolta, frustrata dalla mancanza del corpo dell’amato. Le braccia della giovane sono conserte, rassegnate all’impossibilità di un pieno ricongiungimento fisico. Eppure, in quel bacio, centro focale e tematico del dipinto, si condensa il senso più profondo dell’amore: il desiderio. La testa reclinata all’indietro, il collo candido ed esposto al nostro sguardo, le gambe che si toccano sensuali sono la manifestazione del fuoco che arde nei corpi e nei cuori degli innamorati. Lo struggimento che si vive guardando l’opera nasce dal conflitto, il conflitto tra ciò che è visibile e ciò che è nascosto, fra il desiderio viscerale di unione e l’impossibilità che accada.