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Domenica 7 agosto, musei e parchi archeologici gratuiti

Nell'ambito dell'iniziativa "Domenica al museo", il 7 agosto tutti i musei e i parchi archeologici statali saranno aperti con ingresso gratuito. Un'occasione da non perdere!

Il primo fine settimana di agosto è arrivato. Fra passeggiate al mare e in montagna e giri turistici nelle città d’arte, domenica 7 agosto si presenta un’occasione imperdibile per gli amanti della cultura: l’ingresso gratuito in tutti i musei e i parchi archeologici statali nell’ambito dell’iniziativa “Domenica al museo“, promossa dal Ministero della Cultura. 

Domenica 7 agosto, musei e parchi archeologici statali gratuiti  

Il 7 agosto si rinnova l’iniziativa “Domenica al museo”, introdotta nel 2014 dal Ministro Dario Franceschini, con l’ingresso gratuito per tutti nei musei e nei parchi archeologici statali.
 
La prima domenica del mese torna pertanto all’insegna della cultura, con visite che si svolgeranno negli orari ordinari di apertura dei siti e dovranno avvenire nel pieno rispetto delle misure di sicurezza (DL n. 24 del 24 marzo 2022), con la forte raccomandazione all’utilizzo della mascherina all’interno dei luoghi chiusi. Sono numerosi i musei coinvolti nell’iniziativa. Ve ne segnaliamo qualcuno.
 

5 musei e parchi archeologici gratuiti domenica 7 agosto

Museo Archeologico nazionale dell’Abruzzo a Chieti

Il museo ha sede a Chieti in una elegante villa neoclassica, progettata dall’architetto napoletano Errico Riccio per volere del barone Ferrante Frigerj nel 1830. L’edificio domina un piccola altura, originariamente un terreno agricolo di proprietà della famiglia Frigerj localizzato all’esterno delle mura cittadine, a poca distanza da Porta S. Andrea, l’ingresso meridionale della città, ora non più esistente.

Dalla sommità della collina si gode di un panorama mozzafiato e si possono ammirare sia la villa comunale con il profilo degli edifici del centro storico sia il maestoso massiccio montuoso della Majella con la vallata sottostante.

All’interno, è esposta la più importante raccolta archeologica abruzzese, fruibile attraverso il nuovo percorso museale, allestito nel 2011 e ampliato nel 2014 seguendo criteri espositivi che privilegiano gli aspetti etnici e topografici delle antiche popolazioni della regione. Al piano terra il visitatore potrà approfondire le tematiche legate alla statuaria antica e, in particolare, potrà contemplare il famoso Guerriero di Capestrano, un capolavoro artistico del VI secolo a.C., al quale è dedicata la sala “Al di là del tempo”.

Al piano terra è presente anche una ricca sezione numismatica e la ottocentesca collezione Pansa, con oggetti eterogenei.

Al primo piano sono presentati i reperti ritrovati nei più rilevanti contesti archeologici abruzzesi datati tra le fasi protostoriche e quelle alto-medievali – soprattutto necropoli e santuari – e il visitatore potrà, quindi, andare alla scoperta della cultura materiale dei Vestini, dei Peligni, dei Marrucini e dei Carricini. Attraverso la scalinata monumentale si torna al piano terra e si prosegue la visita alla scoperta degli antichi popoli dell’Abruzzo osservando i manufatti dei Sabini, dei Frentani, degli Equi e dei Marsi.

Museo e Parco archeologico nazionale di Scolacium, a Borgia (CZ)

Fra i musei e i parchi archeologici che aderiscono a “Domenica al museo”, c’è anche il Museo e Parco archeologico nazionale di Scolacium, a Borgia.

Il Parco racconta la storia di Skylletion,  città della Magna Grecia, che divenne una prospera colonia romana, Scolacium. L’area, oggi espropriata, faceva parte dei possedimenti dei baroni Mazza e, prima ancora, dei Massara di Borgia, proprietari di un’azienda per la produzione di olio.

Il sito è immerso in un uliveto secolare che costituisce il polmone verde della provincia di Catanzaro. I ritrovamenti nell’area del Parco testimoniano una frequentazione fin dal paleolitico inferiore e superiore. Poco noto è l’insediamento greco.

La leggenda racconta che fu Menesteo, re di Atene,  l’ecista di Skylletion;   in realtà la fondazione risale al VI-V secolo a.C. a opera di coloni greci provenienti da Atene o da Crotone. Il luogo prescelto, posto lungo la rotta dell’istmo, sulla costa ionica e a presidio del Golfo di Squillace, era strategico per il controllo dei percorsi terrestri e fluviali e per i commerci con tutto il  bacino del Mediterraneo.

La colonia romana di Scolacium, con i suoi imponenti resti, è la protagonista del percorso di visita e rappresenta un unicum nel panorama archeologico calabrese. Dedotta nel 123-122 a.C., fu interessata da interventi di sistemazione della parte urbana e dell’intero territorio attraverso la divisione delle parcelle coltivabili (centuriazione).

Essa prosperò fino alla rifondazione da parte dell’imperatore Nerva, quando assunse il nome di Colonia Minervia Nervia Augusta Scolacium e venne ulteriormente monumentalizzata. Oggi è possibile visitare il Foro, con la sua singolare pavimentazione in laterizio che non ha eguali in tutto il mondo romano e i resti di alcuni edifici, tra cui la Curia, il Cesareum e il Capitolium.

Poco distante dalla piazza è il teatro da 3.500 posti, adagiato, alla maniera greca, su una collina naturale e i resti dell’unico anfiteatro romano in Calabria. La città era anche dotata di terme, due acquedotti, fontane e necropoli.

Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini a Roma

Le Gallerie Nazionali di Arte Antica sono costuitite da un museo e 2 gallerie: Palazzo Barberini e la Galleria Corsini che conservano oltre 5000 opere d’arte fra quadri, sculture, bozzetti, arti decorative dal Duecento al Settecento. Il nucleo originario delle Gallerie Nazionali si forma nel 1883 con la donazione allo Stato della collezione Corsini, allora collocata a Palazzo Corsini. La raccolta si arricchisce ben presto delle opere provenienti da prestigiose collezioni romane: Chigi, Torlonia, Mattei, Odescalchi, Sciarra. 

Castello di San Terenzo a Lerici (SP)

Il castello sorge su un basso sperone roccioso ad ovest del borgo marinaro in una suggestiva cornice paesaggistica. Costruito nel XVI secolo dagli abitanti del paese attorno ad una antica torre di avvistamento è stato oggetto di successivi interventi in epoche diverse che non ne hanno modificato sostanzialmente la struttura.

Il complesso si sviluppa su due livelli: quello superiore, più antico, con la torre a due piani e quello inferiore a pianta pentagonale con tre torrette circolari agli angoli. Oggi è gestito dal Polo Museale della Liguria e, dopo recenti restauri, ospita mostre temporanee e manifestazioni culturali.

Museo di Palazzo Ducale di Mantova

Fra i musei con ingresso gratuito domenica 7 agosto vi segnaliamo il Palazzo Ducale di Mantova, ubicato nella zona nord-orientale della città. Il palazzo si estende tra la riva del lago Inferiore e Piazza Sordello, l’antica Piazza di San Pietro. La famiglia Gonzaga (signori, marchesi ed infine duchi della città di Mantova) ne fa la propria residenza dal 1328 al 1707, quando l’ultimo duca, Ferdinando Carlo, è costretto all’esilio.

Il palazzo, inizialmente composto da corpi di fabbrica di età diverse, trova forma organica nella seconda metà del XVI secolo, quando diviene un unico imponente complesso architettonico di 35.000 metri.

Oltre alla galleria di pittura, alle sezioni di archeologia e scultura, di notevole importanza sono gli appartamenti e il Castello di San Giorgio, in cui si trova la famosa “Camera degli sposi”, affrescata dal Mantegna, con scene di vita dei Gonzaga.

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