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17 street artist per salvare il mondo entro il 2030, Torino

Il linguaggio universale della street art arriva a Torino per incoraggiare i cittadini a diventare protagonisti di una rivoluzione positiva a favore dell'ambiente

Graffiti e bombolette di colore invadono le strade di Torino con TOward 2030. What are you doing?, la grande opera che il mondo della street art insieme a Lavazza dedica ai 17 obiettivi fissati dall’Agenda 2030 dell’Onu per uno sviluppo sostenibile. 17 street artist di fama internazionale per altrettanti muri collocati nei punti nevralgici della città con l’obiettivo di diffondere consapevolezza e rendere i giovani sempre più protagonisti della rivoluzione ambientalista. 

“Con TOward 2030 l’arte si sposa con la sostenibilità, i muri di Torino si colorano di messaggi positivi e di impegno responsabile, dando così forma e interpretando i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite in una chiave pop e contemporanea”, ha commentato Francesca Lavazza.

E tu cosa stai facendo?

“What are you doing?”. Una domanda provocatoria, che esplicita l’impegno del mondo dell’arte a favore della causa ambientalista per un mondo più sostenibile per tutti. Si tratta di richiamare i cittadini all’azione, di incoraggiarli ad adottare misure e gesti a tutela del Pianeta, combattendo l’eccessivo sfruttamento delle risorse che la natura ci mette a disposizione.

Martha Cooper, simbolo della Urban Art

Le opere che hanno invaso Torino sono state prima immortalate dall’obiettivo fotografico di Martha Cooper, simbolo della Urban Art, e poi raccolte in un bellissimo volume edito da Feltrinelli, dal titolo TOward 2030. L’arte urbana per lo sviluppo sostenibile. Le immagini della fotografa americana sono anche protagoniste di una mostra, in programma da oggi 30 ottobre in Piazza di Nuvola Lavazza.

Un tour gratuito alla scoperta dei murales

Per domenica 3 novembre sono previste visite guidate gratuite alle opere murali sparse per la città, partendo dalla Nuvola Lavazza, dove si trova il muro dedicato al Goal 13 Climate Action, dal titolo The Ode of Collapse, dell’artista francese Mantra, celebre in tutto il mondo per i suoi murales trompe l’oil realizzati a mano libera, dedicati alle farfalle e alla natura.

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© Martha Cooper

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I 17 obiettivi

No Poverty – Sconfiggere la povertà.  È lo street artist ZED1 a interpretarlo. Sul Lungo Po Antonelli prende vita un grande borsello aperto con al suo interno un terreno. Nella zona all’ombra emerge un terreno sterile di idee e di azioni virtuose, dal quale nascono povertà, guerre e soprusi, mentre da quello fertile e illuminato dal sole e dal pensiero generoso nascono frutti e prende vita una storia positiva.

Zero Hunger – Sconfiggere la fame. Con il linguaggio proprio dell’astrazione geometrica il collettivo TRULY Urban Artists ha immaginato un campo rotondo disegnato sulla geometria della sezione aurea, in cui si incunea un seme volumetrico. L’opera si trova in un contesto urbano particolarissimo: Porta Palazzo, il mercato ortofrutticolo all’aperto più grande d’Europa.

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© Martha Cooper

Quality Education – Istruzione di Qualità. È lo street artist torinese Vesod, noto a livello internazionale, a firmare la prima opera di TOward 2030: “4Education: the Perfect Circle” sottolinea il diritto di tutti a un’istruzione di qualità ed è stata simbolicamente dipinta sul muro del Campus Universitario Luigi Einaudi.

Gender Equality – Parità di genere. Il Goal 5 è stato rappresentato dalla street artist Camilla Falsini. L’opera è un dedicata alla figura di Christine de Pizan, la prima scrittrice donna di professione, nata nel 1364, considerata la prima femminista della storia: una donna forte, intelligente e coraggiosa come le protagoniste di cui lei stessa parla nell’opera “La città delle Dame”. L’opera è in corso Beglio 79.

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© Martha Cooper

Sustainable cities and communities – Città e comunità sostenibili. È Ufo Cinque, l’artista scelto per disegnare su muro il Goal 11. Al centro dell’opera un cervo, simbolo di fecondità, del rinnovo continuo della vita e dei ritmi di crescita. L’opera è in Corso Regina Margherita 68

Life Below Water – Vita sott’Acqua. Il Goal 14 è interpretato dallo street artist Mr Fijodor (Il Cerchio e le Gocce), originario di Imperia, città bagnata dal Mar Ligure, parte del santuario dei cetacei del Mediterraneo, e patria di Giulio Natta, uno degli inventori della plastica. Sul muro spicca una balena, il più grande mammifero marino, ma anche uno dei più vulnerabili. La balena è simbolo della fragilità dell’ecosistema marino, portavoce dello sfruttamento distratto, eccessivo e miope da parte degli uomini. L’opera è in Corso Regina Margherita angolo Via Cagliero

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© Martha Cooper

Life On Land – Vita sulla Terra. Interpretato dallo street artist Hitnes, il murales rappresenta la vita sul pianeta. Ogni aspetto di questa forza organica, di questa unione, è un tassello dell’esistenza: sul muro si illustra una piccola parte di questo grande mosaico e una piccola parte di ciò che accade o potrebbe accadere quando si modifica questo delicato equilibrio. L’opera è in Corso Palermo 40

Partnership for the Goals – Partnership per gli Obiettivi. Il Goal 17 è stato realizzato da Monkeys Evolution, collettivo di writer e artisti visivi. L’intreccio nell’opera vuole rappresentare tutte le azioni dei singoli: ogni treccia è composta da corde di diverso colore, uno per ogni ambito d’indirizzo dei Goal. Ogni corda è a sua volta composta da fili, che devono essere mantenuti e curati dalle azioni dell’umanità. L’opera è in Corso Giulio Cesare 20.

 

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