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Le 10 opere d’arte ispirate all’estate

Luce diffusa, colori caldi, paesaggi estivi sono queste alcune delle caratteristiche comuni ai dipinti di Monet, Bruegel, Van Gogh . Ecco le opere d'arte che celebrano l'estate

Le opere d’arte che celebrano l’estate. Luce diffusa, colori caldi, paesaggi estivi sono queste alcune delle caratteristiche comuni ai dipinti di Monet, Bruegel, Hopper e Gauguin. Pittori di ogni epoca e latitudine si sono spesso cimentati nella rappresentazione dell’estate, la stagione più amata da tutti, sinonimo delle attese vacanze. Papaveri nei campi di grano, spiagge e quella luce dorata e calda, particolare, che c’è solo nelle sere d’estate. Numerosi sono stati i pittori che nel corso della storia dell’arte hanno dipinto almeno un quadro a tema estivo, sia esso una veduta marina o un campo di grano maturo. Oggi vi proponiamo la classifica dei 10 opere d’arte che più rappresentano l’estate.

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E’ iniziata finalmente l’estate. Per inaugurare l’inizio di una delle stagioni più attese dell’anno, vi proponiamo gli aforismi più celebri dedicati alla stagione estiva

Opere d’arte ispirate all’estate

Claude Monet – Les Coquelicots, 1873

Questa è la tipica immagine d’estate che si guarda in inverno, appesa alle pareti di milioni di sale d’attesa, il dipinto che ti trasporta alla deriva, irradiandoti col calore e la luce che invadono quello stesso campo in cui, tra le spighe mature, passeggiano una donna e un bambino con un ombrellino. La madre e il bambino sono probabilmente la moglie e il figlio di Monet. Il dipinto, realizzato nel 1873 è uno dei quadri più famosi dell’Impressionismo, oltre che uno dei più amati dal pubblico di tutto il mondo.

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Pieter Bruegel il Vecchio – The Harvesters, 1565

Tra le opere d’arte che celebrano l’estate, la scena rappresentata da Bruegel il Vecchio descrive il lavoro e il riposo in una giornata estiva, probabilmente di agosto. In primo piano due contadini tagliano le lunghe spighe di grano con le falci, mentre un terzo attraversa il campo tramite un varco, portando una brocca e dirigendosi verso il pero a destra, dove alcuni contadini si stanno riposando, mangiando e bevendo all’ombra. Più dietro, a destra, alcune donne legano i covoni e raccolgono le spighe tagliate. Mentre il nostro sguardo si posa sull’orizzonte, è come se sentissimo tutta la calura e le cicale di quel campo di grano.

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Edward Hopper – Second Story Sunlight, 1960

La casa è tipica di Hopper, bianca, tetto spiovente, in silenzio contro il cielo cobalto. Il sole colpisce la vecchia signora vestita di nero e la giovane ragazza in attesa di qualcuno o qualcosa. Ma tra loro c’è un vuoto abissale. Qual è il loro rapporto? Perché la casa è rivolta al sole come se stesse guardando anche lei qualcosa? Secondo piano al sole è il lato oscuro e inquietante dell’estate, è il frammento nostalgico di due vite solitarie che per una qualche ragione si trovano nello stesso luogo e nello stesso attimo.

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Christen Købke – Roof Ridge of Frederiksborg Castle, 1834

Il meraviglioso artista danese Christian Købke è salito sui tetti per catturare l’estate di sorpresa. Ecco il ponte buio, l’acqua blu dietro ad esso, il paesaggio che ripete queste linee orizzontali in strisce sempre più scure sotto un cielo immobile che riempie i tre quarti del quadro. Tra le opere d’arte che celebrano l’estate, il quadro di Købke  è un vero e proprio inno alla luce estiva e ai panorami infiniti, quel genere di paesaggio che nessuna fotografia può contenere.

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Isaac Levitan – Summer Evening, 1899

Sarebbe difficile pensare ad un più bella immagine di serata estiva sui campi illuminati dal fuoco di questo dipinto così delicatamente luminoso. La strada arsa inizia tra le ombre più fredde in primo piano, dove teoricamente si trova chi sta osservando il quadro, e si estende attraverso il campo fino agli alberi in lontananza. E’ come se fossimo all’inizio dell’autunno, o certamente alla fine dell’estate.

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David Cox – Rhyl Sands, 1854

Un giorno d’estate impressionista come quelli dipinti da Boudin e Monet. Ma questa è la spiaggia preferita di David Cox, artista inglese, che amava trascorrere il suo tempo libero in Galles. E non cessa mai di stupire che il soggetto è in realtà una giornata nella località preferita dell’artista sulla costa gallese, che David Cox è l’inglese e che il quadro è stato dipinto intorno al 1855, prima che l’impressionismo fosse un barlume negli occhi. La distesa della spiaggia, come se la sabbia fosse stata catturata dalla vernice, il cielo azzurro costellato di leggere nuvolette. Sembra quasi di sentirlo sulla pelle il vento marino di Rhyl Sands.

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David Hockney – A bigger splash, 1967

Quale altro pittore vivente ha creato una così potente immagine tanto da farci desiderare di essere noi i protagonisti del dipinto? California anni ’60, una calda giornata di piena estate, il pavimento che scotta e una piscina di acqua fredda. Non vi è alcuna presenza umana nel dipinto, o almeno non esplicita, poiché Hockney sceglie di rappresentare solo gli schizzi d’acqua causati da qualcuno che in quella piscina si è tuffato. Il nuotatore di Hockney è svanito nelle profondità, lasciando solo spruzzi di acqua nella sua scia. ‘Mi ci sono volute due settimane’, ha scritto Hockney, ‘per dipingere questo evento che dura due secondi.’

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Bridget Riley – To a summer day, 1980

Blu, rosa, verde e giallo: tenui strisce di colori che si mescolano e attraversano la tela in senso orizzontale, creano una sorta di illusione ottica che ricorda il continuo frangersi delle onde del mare. Ogni variazione produce un colpo d’occhio leggermente diverso. Come molti altri artisti, anche Riley lavora alle porte della percezione, conducendo lo spettatore in un’altra dimensione. Il titolo del dipinto allude al sonetto di Shakespeare, suggerendo un confronto con l’estate.

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Louise Moillon – Nature morte avec cerises, fraises et groseilles, 1630

Cosa c’è di più estivo di un bel cesto di ciliegie e fragole? Louise Moillon è stato uno dei migliori pittori di nature morte in Francia nella prima metà del XVII secolo, famoso per la perizia e l’eleganza classica delle forme. Uva spina, fragole, ciliegie e un rametto di ribes sono rappresentati in modo impeccabile, così come le ciotole blu e bianche che le contengono. Un tripudio di rosso, la luce che si riflette sulle ciliegie, le goccioline d’acqua che sembrano vere. Il capolavoro di Moillon emana calore e lucentezza, e instilla nello spettatore il desiderio di poter afferrare e mangiare quelle delizie.

 

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Paul Gauguin – Femmes de Tahiti, 1891

Tutti conoscono la vita di Gauguin, che da Parigi spinto dal disprezzo per la civiltà contemporanea e dal desiderio di ritrovare un’umanità più pura e istintiva, si trasferì a Tahiti, convinto di aver trovato il Paradiso in terra. I suoi dipinti a tema tahitiano sono praticamente quasi più famosi di quelli degli esordi, caratterizzati da colori accesi, che conducono la mente dello spettatore altrove, verso mete esotiche, quelle stesse spiagge dove Gauguin ha a lungo soggiornato.

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Campo di grano con volo di corvi, 8 luglio 1890

Tra le opere d’arte che celebrano l’estate, il Campo di grano con volo di corvi di Van Gogh. Si pensa che questo sia l’ultimo quadro dipinto da Van Gogh prima di morire, anche se non abbiamo fonti documentate al riguardo. Si tratta della rappresentazione di un campo di spighe bruciate dal sole, dipinte però in tempo serale. Nonostante i colori siano molto caldi e le pennellate siano cariche di colore, quasi materiche, il dipinto comunica angoscia e il dolore dell’artista. Infatti nel cielo volano i corvi, simbolo da sempre nefasto, mentre si addensano nuvole cupe e minacciose.

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