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“L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio, il libro che ha vinto il Premio Strega 2024

Con "L'età fragile" Donatella Di Pietrantonio si aggiudica il Premio Strega. Un libro sorprendente che non si smetterebbe di leggere.

L’età fragile“, già vincitore del Premio Strega Giovani, la notte scorsa si è aggiudicato anche il Premio Strega, totalizzando 189 voti. Con questo romanzo sorprendente, ispirato da fatti realmente accaduti sul finire degli anni ’90, Donatella Di Pietrantonio ha confermato il suo innato talento per la scrittura e si è qualificata fra le autrici e gli autori più venduti del momento in Italia. Il riconoscimento dello Strega arriva come un ciliegina sulla torta, a suggellare il successo dell’autrice e del suo ultimo lavoro, uscito alla fine del 2023 per Einaudi,.

“L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio

La sinossi de “L’età fragile”

Non esiste un’età senza paura. Siamo fragili sempre, da genitori e da figli, quando bisogna ricostruire e quando non si sa nemmeno dove gettare le fondamenta. Ma c’è un momento preciso, quando ci buttiamo nel mondo, in cui siamo esposti e nudi, e il mondo non ci deve ferire.

Per questo Lucia, che una notte di trent’anni fa si è salvata per un caso, adesso scruta con spavento il silenzio di sua figlia. Quella notte al Dente del Lupo c’erano tutti. I pastori dell’Appennino, i proprietari del campeggio, i cacciatori, i carabinieri. Tutti, tranne tre ragazze che non c’erano più.

Amanda prende per un soffio uno degli ultimi treni e torna a casa, in quel paese vicino a Pescara da cui era scappata di corsa. A sua madre basta uno sguardo per capire che qualcosa in lei si è spento: i primi tempi a Milano aveva le luci della città negli occhi, ora sembra che desideri soltanto scomparire, si chiude in camera e non parla quasi. Lucia vorrebbe tenerla al riparo da tutto, anche a costo di soffocarla, ma c’è un segreto che non può nasconderle.

Sotto il Dente del Lupo, su un terreno che appartiene alla loro famiglia e adesso fa gola agli speculatori edilizi, si vedono ancora i resti di un campeggio dove tanti anni prima è successo un fatto terribile. A volte il tempo decide di tornare indietro: sotto a quella montagna che Lucia ha sempre cercato di dimenticare, tra i pascoli e i boschi della sua età fragile, tutti i fili si tendono.

Stretta fra il vecchio padre così radicato nella terra e questa figlia più cocciuta di lui, Lucia capisce che c’è una forza che la attraversa. Forse la nostra unica eredità sono le ferite.

Con la sua scrittura scabra, vibratile e profonda, capace di farci sentire il peso di un’occhiata e il suono di una domanda senza risposta, Donatella Di Pietrantonio tocca in questo romanzo una tensione tutta nuova.

Qual è l’età fragile

Amanda torna a casa dopo un periodo vissuto a Milano. L’Abruzzo, con le sue montagne e i suoi boschi fitti, accoglie a braccia aperte una ragazza diversa, spenta. Che fare? Si chiede la madre, spaesata dalla presenza di una figlia tanto cambiata, svuotata di ogni sprazzo di vitalità.

Leggendo le prime pagine de “L’età fragile”, sembra di aver individuato nella figura di Amanda la protagonista dall’età delicata, difficile, fragile, per l’appunto, come raccontato dal titolo.

E invece, leggendo la storia, ci accorgiamo di come ognuna delle tre donne che fanno da personaggi principali all’opera di Donatella Di Pietrantonio attraversino un’età fragile particolare. Nonna, mamma e nipote, legate dal legame di sangue ma anche dal filo della terra che le ospita, si muovono alla ricerca dell’equilibrio nonostante le loro difficoltà.

Donatella Di Pietrantonio

Classe 1962, l’autrice de “L’età fragile” è nata e cresciuta ad Arsita, in provincia di Teramo. Si è poi trasferita a L’Aquila e infine si è stabilita in provincia di Pescara.

Laureata in Odontoiatria, Donatella Di Pietrantonio proviene da una famiglia di contadini che ha tanto investito nel futuro della figlia, che oggi esercita la professione di dentista pediatrica affiancandola alla sua più grande passione: quella per la scrittura.

Il suo libro d’esordio si intitola “Mia madre è un fiume” ed è stato pubblicato nel 2011. Ma il successo più grande e inaspettato arriva nel 2017 con “L’Arminuta”.

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