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“Citius, Altius, Fortius – Communiter”, origine e significato del motto olimpico

Il motto olimpico adottato dal CIO sin dalla sua fondazione nel 1894, sebbene utilizzato per la prima volta alle Olimpiadi di Parigi del 1924, era: Citius, Altius, Fortius. 100 anni dopo scopriamone la genesi e l'evoluzione nel tempo.
I Giochi Olimpici sono una manifestazione che vede milioni di spettatori e telespettatori in tutto il mondo, già riconoscibili da tutti grazie al simbolo dei cinque cerchi, furono resi ancora più riconoscibili e solenni da una frase che il rappresentasse: il cosiddetto motto olimpico:
Citius, Altius, Fortius – Communiter
Il motto adottato dal Comitato Olimpico Internazionale sin dalla sua fondazione nel 1894, sebbene utilizzato per la prima volta alle Olimpiadi di Parigi del 1924, era: “Citius, Altius, Fortius”. Questo motto fu proposto da Pierre de Coubertin ma ideato da Henri Didon. Nel 2021, il Comitato Olimpico Internazionale ha aggiunto la parola “Communiter”, per riconoscere il valore unificante dello sport e l’importanza della solidarietà. Ma scopriamo la genesi di questo motto, dato che lo leggeremo spesso durante gli attuali Giochi Olimpici di Parigi 2024.
 

Citius, Altius, Fortius – Communiter

Genesi del motto olimpico

Il motto olimpico “Citius, Altius, Fortius – Communiter“, tradotto dal latino come “Più veloce, più in alto, più forte – insieme”, rappresenta uno dei simboli più iconici e potenti dei Giochi Olimpici. Questo motto, che cattura l’essenza dello spirito olimpico, ha una storia ricca e interessante che risale alle origini dei Giochi Olimpici moderni.

Il motto originale “Citius, Altius, Fortius” fu coniato da Henri Didon, un prete domenicano e amico del fondatore dei Giochi Olimpici moderni, il barone Pierre de Coubertin. Didon usò queste parole per la prima volta nel 1891 durante l’inaugurazione di una competizione sportiva in una scuola di Parigi.

Coubertin, colpito dalla forza e dalla semplicità di queste parole, decise di adottarle come motto ufficiale del Movimento Olimpico. Nel 1894, durante la prima sessione del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), il motto fu ufficialmente accettato.

“Citius, Altius, Fortius” rappresenta l’ideale dei Giochi Olimpici di miglioramento continuo e di superamento dei propri limiti. “Più veloce” si riferisce alla ricerca della velocità e dell’efficienza, “più in alto” simboleggia l’ambizione e il desiderio di raggiungere nuove vette, mentre “più forte” incarna la forza fisica e mentale necessaria per eccellere nello sport.

Questo motto ha guidato generazioni di atleti olimpici, ispirandoli a dare il massimo in ogni competizione. Esso incarna non solo la spinta individuale al miglioramento, ma anche lo spirito di competizione sana e leale che è al cuore dei Giochi Olimpici.

L’aggiunta di “Communiter” al motto olimpico

Nel 2021, il motto olimpico è stato aggiornato per riflettere un nuovo aspetto fondamentale dello spirito olimpico: l’importanza della solidarietà e della cooperazione. Durante la 138ª sessione del CIO, è stato approvato l’aggiunta della parola “Communiter”, che significa “insieme”. Quindi, il motto completo è diventato “Citius, Altius, Fortius – Communiter”.

Thomas Bach, presidente del CIO, ha spiegato che l’aggiunta di “Communiter” rappresenta l’unità e la solidarietà tra atleti, paesi e persone in tutto il mondo. Questo cambiamento sottolinea che, sebbene la competizione sia un elemento essenziale dei Giochi, il vero obiettivo è unire le persone e le nazioni attraverso lo sport.

L’Importanza di “Communiter” nel Contesto Olimpico

L’inclusione di “Communiter” riflette una realtà crescente nel mondo dello sport e della società in generale: i traguardi più significativi vengono raggiunti attraverso la collaborazione e il sostegno reciproco. Questo principio è particolarmente rilevante in un’epoca in cui la globalizzazione e le interconnessioni tra le nazioni sono in costante crescita.

Nelle competizioni olimpiche, si è visto spesso come gli atleti si sostengano a vicenda, indipendentemente dalle nazionalità. Questo spirito di cooperazione è stato evidente, ad esempio, nei Giochi Olimpici di Tokyo 2020, dove le restrizioni dovute alla pandemia hanno reso la solidarietà tra atleti e paesi ancora più palpabile e necessaria.

Con l’inclusione di “Communiter”, il motto olimpico non solo celebra l’eccellenza individuale, ma anche la forza collettiva. Esso rappresenta un invito a tutte le persone, non solo agli atleti, a lavorare insieme per superare le sfide globali e a promuovere la pace e la comprensione reciproca attraverso lo sport.

Il motto “Citius, Altius, Fortius – Communiter” continuerà a ispirare le generazioni future, non solo nel contesto delle Olimpiadi, ma anche nella vita quotidiana. Esso ci ricorda che, mentre aspiriamo a migliorare noi stessi, è essenziale farlo insieme, sostenendoci l’un l’altro e riconoscendo che i nostri successi sono più significativi quando condivisi.

In conclusione, il motto olimpico rinnovato riflette non solo l’essenza dello sport, ma anche i valori umani fondamentali di collaborazione, solidarietà e progresso collettivo. “Citius, Altius, Fortius – Communiter” è più di una semplice frase: è una filosofia di vita che celebra l’unione di spiriti e cuori per un mondo migliore attraverso lo sport.

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